Prendiamoci cura del clima

Lo Stato delle foreste nel mondo, il nostro ossigeno, nel 2018 secondo la Fao

Il rapporto Stato delle foreste nel mondo 2018 della Fao spiega perché la difesa delle foreste è imprescindibile per garantirci un futuro sostenibile.

Le foreste, da sole, sono in grado di garantire circa il 20 per cento dei redditi alle famiglie che abitano nelle zone rurali dei paesi in via di sviluppo. Un introito in grado di soddisfare i bisogni di base. Inoltre, il legname dei boschi consente ad una persona su tre di cucinare e riscaldarsi. Ed è dagli alberi che arriva il 40 per cento dell’energia rinnovabile del mondo intero, sotto forma di combustibile: un valore pari a quelli di solare, eolico e idroelettrico sommati tra loro.

La superficie boschiva continua a diminuire nel mondo

Per questo, almeno 120 Paesi si sono impegnati ad attenuare gli effetti dei cambiamenti climatici agendo proprio sulla difesa delle foreste. Ciò nonostante, però, la superficie boschiva diminuisce di giorno in giorno a livello globale, a causa dei processi di deforestazione e della gestione troppo spesso insostenibile.

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Secondo la Fao la difesa delle foreste è imprescindibile se si vuole garantire al pianeta un futuro sostenibile © Christopher Furlong/Getty Images

È questa la fotografia emersa dall’edizione 2018 del rapporto Stato delle foreste nel mondo redatto dalla Fao, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura: passi in avanti rispetto al passato ne sono stati fatti, ma rimane ancora moltissimo lavoro da fare. Basti pensare al fatto che la deforestazione rappresenta la seconda causa dei cambiamenti climatici, dopo l’uso di combustibili di origine fossile. Perdere le aree boschive ci priva infatti dei “polmoni” che alimentano e purificano l’atmosfera terrestre, controbilanciando i danni prodotti dalle attività antropiche.

Lo Stato delle foreste nel mondo chiede responsabilità a attori pubblici e privati

Proprio per questo il rapporto sottolinea l’importanza di stabilire “quadri giuridici chiari sui diritti di proprietà forestale” al fine di responsabilizzare tutti, aziende, poteri pubblici e cittadini. E chiede un impegno maggiore da parte delle imprese del settore privato, anche tramite partenariati efficaci con le autorità pubbliche: “La responsabilità delle imprese per una deforestazione zero è fondamentale”, si legge nel testo.

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Una famiglia di fronte alla propria casa nello parco nazionale Xingu in Brasile © Ezra Shaw/Getty Images

Gli alberi e le foreste sono fondamentali per raggiungere diversi obiettivi di sviluppo sostenibile inseriti nell’agenda 2030 e devono perciò essere incorporati nelle strategie per raggiungerli”, ha dichiarato Eva Mueller, direttrice del dipartimento Foreste della Fao. Mentre il direttore generale dell’agenzia, José Graziano da Silva, ha ricordato che poter contare su foreste sane e produttive “è essenziale per un’agricoltura sostenibile. Sappiamo quianto le foreste siano importante per garantire una buona qualità dell’acqua, per contribuire al fabbisogno energetico del futuro e per progettare città sostenibili e sane”.  

“Le foreste fanno molto di più che fornire legname”

Lo “Stato delle foreste del mondo” ricorda infatti che i boschi “fanno molto più che fornire legname. Una persona su cinque in tutto il mondo conta su prodotti forestali per cibo, reddito e diversità nutrizionale, i pilastri della vita umana. Ciò è particolarmente importante per circa 250 milioni di persone, per lo più in Africa e Asia. Delle quali, circa il 40 per cento vive in condizioni di povertà estrema”.

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Centinaia di milioni di persone, spesso in condizioni di povertà, trovano i mezzi di sussistenza proprio grazie alle foreste © Alexander Aksakov/Getty Images

Ma anche nella prospera Europa, “una persona su quattro raccoglie cibo direttamente dalle foreste, per esempio frutta e bacche, e ii 90 per cento della popolazione acquista questi prodotti”. Inoltre, “grandi città come Vienna, Tokyo, Johannesburg e Bogotá ottengono una quantità notevole di acqua potabile dalle foreste protette. E 180 milioni di persone negli Stati Uniti dipendono dalle foreste per il loro fabbisogno idrico”.

Dai boschi 45 milioni di posti di lavoro all’anno secondo la Fao

Da un punto di vista occupazionale, poi, la Fao sottolinea come si stimi “che il settore produca oltre 45 milioni di posti di lavoro all’anno e 580 miliardi di dollari di reddito da lavoro”. È per questo che – conclude il rapporto – “occorre arrestare la deforestazione, gestire boschi e foreste in modo sostenibile, ripristinare quelle degradate e incrementare la copertura di alberi in tutto il mondo per evitare conseguenze potenzialmente dannose per il pianeta e la sua popolazione”.

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a cura di Sisef