Economia circolare, ora è il momento del settore automobilistico

Continua a crescere l’entusiasmo nei confronti dell’economia circolare. Secondo gli esperti, da qui al 2030 sarà capace di far crescere di 7 punti percentuali il pil europeo, con un +11 per cento del reddito disponibile delle famiglie. Ma da dove cominciare? Il settore automobilistico è tra i più strategici e predisposti: lo afferma il report

Continua a crescere l’entusiasmo nei confronti dell’economia circolare. Secondo gli esperti, da qui al 2030 sarà capace di far crescere di 7 punti percentuali il pil europeo, con un +11 per cento del reddito disponibile delle famiglie. Ma da dove cominciare? Il settore automobilistico è tra i più strategici e predisposti: lo afferma il report “Sulla strada per l’auto circolare”, pubblicato da Abn Amro e Circle Economy. Scopriamo il perché.

Come sta cambiando il settore automobilistico

Il settore automobilistico si sta evolvendo. Da un lato, si assiste a una forte spinta politica per avere auto sempre più sicure e meno nocive per l’ambiente. Dall’altro lato, i consumatori si aspettano uno “smartphone su ruote”: vogliono musica in streaming, internet, navigatori intelligenti che segnalino il traffico. Le case automobilistiche non sono sorde a questi segnali: nel 2012, nove innovazioni su dieci avevano a che fare con l’elettronica e il software.

Ma non è tutto qui. Anche i modelli di consumo stanno cambiando e all’auto si pensa sempre più in un’ottica di servizio, non di possesso. Tra il 2012 e il 2014 in Europa il numero di auto condivise è quasi triplicato: sono più di 2,2 milioni i membri di piattaforme come Greenwheels, Car2Go, SnappCar, MyWheels, Blablacar  e Mobility Mix. Aumenta, parallelamente, il numero di auto in leasing.

Ogni ciclo di vita delle auto sarà più breve

Tutti questi fenomeni hanno una conseguenza piuttosto netta sul ciclo di vita del prodotto. Secondo le stime di Acea, attualmente in Europa un’auto privata ha una vita media di 9,7 anni e resta parcheggiata per il 95 per cento del tempo. Un’auto condivisa, invece, viene sfruttata per quasi il 34 per cento del tempo. Ciò significa che la sua vita tende ad accorciarsi. Stimando che un’auto venga usata per otto ore al giorno, percorrendo undici chilometri all’ora, l’età media si abbassa a 6,2 anni.

Tra il 2012 e il 2014 in Europa il numero di auto condivise è quasi triplicato. Foto © PHILIPPE MERLE/AFP/Getty Images
Tra il 2012 e il 2014 in Europa il numero di auto condivise è quasi triplicato. Foto © PHILIPPE MERLE/AFP/Getty Images

Le strategie per un’auto “circolare”

La risposta a questi nuovi trend è l’economia circolare, che si concretizza in una serie di strategie:

  • Uso di materiali riciclabili e a basso impatto ambientale, ma al tempo stesso sicuri e leggeri.
  • Progettazione “modulare”, che dal primo momento tiene conto di dover in futuro smontare e recuperare le componenti.
  • Sistemi di tracciamento e monitoraggio smart e connessi.
  • Estensione del ciclo di vita, tramite una serie di interventi di mantenimento, riparazione e miglioramento da condurre a intervalli regolari.
  • Ampia disponibilità di pezzi di ricambio.
  • Recupero, riciclo e riuso di materiali e componenti.

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