Beyond Zero

4 mete dove sciare in montagna è sostenibile

State programmando qualche giorno sugli sci? Allora non dimenticatevi che anche riguardo alle località sciistiche è possibile fare la scelta più sostenibile. Ecco quattro mete in montagna dove si può fare sport e divertirsi sulla neve rispettando l’ambiente.

Trentino 100% rinnovabile

Sci in Trentino - Skiarea San Martino di Castrozza Passo Rolle
Skiarea di San Martino di Castrozza-Passo Rolle

 

Il territorio ai piedi delle Pale di San Martino, tra le formazioni rocciose più spettacolari delle Dolomiti, è stato dichiarato da Legambiente “100% rinnovabile” ed è qui che si trova la skiarea denominata San Martino di Castrozza-Passo Rolle, 60 chilometri di piste che rappresentano un paradiso per gli amanti degli sci e della montagna. Ce n’è per tutti: discese per lo sci alpinismo, tracciati per quello di fondo, snowpark e zone segnalate in cui ci si può avventurare nel fuoripista. Gli impianti di risalita del comprensorio sono alimentati a energia pulita grazie alle sette centrali idroelettriche in funzione sul territorio. Inoltre, grazie al progetto Green Way Primiero (una filosofia che mette al centro il rispetto dell’ambiente e le buone pratiche), chi raggiunge la località con un’auto elettrica o ibrida può fare il pieno di energia gratuitamente presso le 16 colonnine di ricarica pubblica.

Leggi anche: L’11 dicembre è la Giornata mondiale della montagna

Tre mete in Alto Adige

Sciare in Alto Adige - Il trenino di Plan in Val Passiria
Il trenino di Plan in Val Passiria

 

Ebbene sì, in Alto Adige, i comprensori sciistici che alimentano i loro impianti con energia proveniente da fonte rinnovabile sono il 98 percento. Per quanto riguarda poi la neve artificiale, l’acqua utilizzata per produrla, al termine della stagione invernale, viene immessa nuovamente nel ciclo naturale. Tra le mete altoatesine più green c’è il Ghiacciaio della Val Senales che nel 2011 si è aggiudicata il premio pro natura-pro sky Award e il riconoscimento di Regione sciistica ecologica. A Plan, in Val Passiria, invece, le auto si lasciano all’ingresso del paese e le piste da sci si raggiungono con due citybus o con il Dorfexpress, una sorta di trenino su ruote. Infine, anche il comprensorio Carezza Ski è sulla strada della sostenibilità: col progetto “Zone sciistiche climatiche alpine” si sta puntando a sfruttare al meglio la posizione soleggiata delle piste per incentivare la produzione di energia solare e fotovoltaica.

 

Cogne perla alpina

Sciare in Valle d'Aosta- Cogne Perla Alpina
Cogne, Perla Alpina della Valle d’Aosta

 

La valle di Cogne, immersa nell’area protetta del Parco Nazionale del Gran Paradiso, è una delle Alpine Pearls, una trentina di località su tutto l’arco alpino italiano ed estero che promuovo uno stile di vita sostenibile legato in particolare alla mobilità dolce. In tutto il territorio è attivo un servizio di trasporto pubblico gratuito per muoversi in libertà e inquinare di meno. Gli skibus vi portano dal parcheggio dell’auto ai piedi della montagna per camminare lungo le vie torrentizie, scendere con gli sci ai piedi lungo i 70 chilometri di piste o ancora per provare l’emozione di arrampicarsi su un ghiacciaio.

 

La Carinzia in skibus

Sciare in Carinzia - Neve sulla Gerlitzen Alpe
Neve sull’Alpe Gerlitzen

 

Uscendo dai confini italiani, ma senza fare troppa strada, eccoci in Carinzia, la regione austriaca più meridionale. Tra le 24 zone sciistiche che offrono 800 chilometri di piste, una delle destinazioni più attente all’ambiente è l’Alpe Gerlitzen che ha organizzato una rete di skibus gratuiti che collegano tutte le località del lago di Ossiach (Ossiach, Steindorf, Bodensdorf, Sattendorf, Annenheim) e l’area urbana di Villach con la cabinovia Kanzelbahn. Sempre a costo zero, lo skibus trasporta anche i turisti dal lago di Faak alla zona sciistica del Dreiländereck. Nella valle del Gail, Kötschach-Mauthen è un comune dove tutta l’energia elettrica è prodotta da fonti rinnovabili. Qui d’inverno si scia e ovviamente anche gli impianti sono sostenibili.

Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.

Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.

L'autenticità di questa notizia è certificata in blockchain. Scopri di più
Articoli correlati
Quando le Olimpiadi invernali non ci saranno più

Solo sei delle 19 località dove si sono già svolte le Olimpiadi invernali potrebbero ospitarle di nuovo tra 50 anni, se l’aumento delle temperature proseguirà secondo le proiezioni. Di certo, a Sochi è la prima e ultima volta.   Nel rapporto The future of the winter Olympics in a warmer world i ricercatori della University of

Le Olimpiadi di Sochi e i danni all’ambiente

Il 7 febbraio cominciano le ventiduesime Olimpiadi invernali che si tengono a Sochi, una città della Russia meridionale nella regione del Krasnodar, sul mar Nero. Ai giochi parteciperanno 2.600 atleti di 87 nazioni.   Sochi dista pochi chilometri da importanti stazioni sciistiche ed è a soli 50 chilometri a sud del Caucaso occidentale, un’area protetta