![Leggera, semplice, compatta: cosa offre la nuova Dacia Spring, l’elettrica accessibile che ha conquistato l’Europa](https://cdn.lifegate.it/y3NZ_z_SwlfS-bRKc1RKRbUIIYw=/470x315/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2024/07/daciaspringbeige-actioncetadipro.jpg, https://cdn.lifegate.it/aW38donedWm0TL4aVqdBwq3ZuFE=/940x630/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2024/07/daciaspringbeige-actioncetadipro.jpg 2x)
Dacia Spring, l’elettrica “low cost” del gruppo Renault che ha conquistato l’Europa: semplice, leggera, compatta (e premiata per la sua efficienza).
Sarà inviato alla Commissione europea entro novembre e prevede 8 milioni di veicoli a idrogeno, 23mila autobus e 5mila stazioni di rifornimento. Il tutto entro il 2050.
Un’Italia in cui circoleranno veicoli a idrogeno non sembra più così lontana. È pronto infatti il Piano nazionale per la mobilità a idrogeno, preparato su incarico del Governo e del ministero per lo Sviluppo economico, da MH2IT (Mobilità Idrogeno Italia), comitato che riunisce i principali soggetti del settore, dalle associazioni agli enti locali, dalle aziende alle università.
Il documento, anticipato a Catania il luglio scorso durante il convegno “Smart&Slow: la visione della mobilità del futuro” da Alberto Dossi, presidente MH2IT e Gruppo Sapio, sarà presentato in Commissione europea entro novembre, come previsto dalla direttiva sullo sviluppo del mercato dei combustibili alternativi 2014/94/Ue che ha tra i vincoli, appunto, la regolamentazione tecnica e finanziaria per lo sviluppo di una rete sufficiente di infrastrutture di rifornimento a idrogeno entro il 2025.
Quali sono gli obiettivi del piano? Ventisettemila veicoli a idrogeno in Italia al 2025, 8 milioni e mezzo al 2050 (il 20 per cento di quelli circolanti), affiancati da 1.100 autobus al 2025 e da 23mila (il 25 per cento del parco totale) al 2050. Per quanto riguarda le stazioni di rifornimento invece, gli step previsti saranno questi: 20 stazioni per l’idrogeno al 2020 (metà per veicoli leggeri e metà per quelli pesanti), 197 al 2025 e oltre 5mila entro il 2050.
L’idrogeno sarà prodotto dal biometano o dall’elettrolisi dell’acqua.
Si tratta, secondo il comitato, di proiezioni realistiche e realizzabili. D’altronde, per evitare l’aumento delle temperature sopra i 2 °C, come raccomandato dall’Agenzia internazionale per l’energia, il numero di vetture a idrogeno circolanti tra Francia, Germania, Italia e Regno Unito entro il 2050 non potrà essere inferiore a 40 milioni.
Nel necessario e imprescindibile processo di riduzione della CO2, non c’è dubbio che i veicoli a benzina e diesel giochino la loro parte, essendo le loro emissioni responsabili di buona parte dell’inquinamento atmosferico. Quella dei carburanti alternativi, come l’idrogeno, che fa sì che le vetture immettano nell’aria solo vapore acqueo, è dunque la direzione da seguire. E le aziende automobilistiche si stanno già muovendo in questo senso, tra tutte Toyota, con grandi traguardi raggiunti. Mirai, la berlina a idrogeno della casa giapponese, sbarcata in Europa lo scorso anno, ha un’autonomia di 500 km con un pieno di idrogeno. Le emissioni inquinanti? Zero.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Dacia Spring, l’elettrica “low cost” del gruppo Renault che ha conquistato l’Europa: semplice, leggera, compatta (e premiata per la sua efficienza).
L’Italia dell’auto vista dalla Cina? “Un meraviglioso Paese”. Il colosso cinese Chery approda in Italia. E mentre l’Europa riscopre il protezionismo, marchi (per ora) sconosciuti tessono alleanze strategiche.
La prima Alfa Romeo elettrica della storia punta tutto sul piacere di guida. Non è ancora l’addio ai fossili, ma per il marchio è una svolta epocale.
Un grande polverone si è sollevato intorno al tema della Città 30, complice la stampa che con superficialità ha ribaltato le evidenze scientifiche. Tra fake news e smentite, cerchiamo di fare chiarezza
L’olio combustibile pesante è altamente dannoso, sia per i fumi che si depositano sulla banchina polare sia in caso di sversamento in mare.
La Mini più grande della storia per la prima volta anche elettrica. La Countryman punta così a conquistarsi un ruolo di auto per la famiglia. Vediamo con che esito.
Dopo il trasloco del 2024 da Roma a Misano, il prossimo anno la Formula E non farà alcuna tappa nel nostro paese. È un addio o un arrivederci?
Novità, prove (su acqua) e un palinsesto convegnistico ricco di spunti. Obiettivo, riflettere sul ruolo della mobilità elettrica in acqua e su strada.
Dalla California all’Italia, due progetti per ridurre l’inquinamento catturando e stoccando l’anidride carbonica emessa dalle navi. Una potenziale rivoluzione che ridurrebbe le emissioni del trasporto marittimo.