
L’aumento delle temperature combinato all’innalzamento dei livelli di anidride carbonica nell’aria, causerebbe una maggiore concentrazione di arsenico nel riso, con effetti tossicologici in chi lo consuma.
Il Prosecco Doc mette al bando glifosato, mancozeb e folpet, tre degli erbicidi e fungicidi più dannosi per le coltivazioni. Il consorzio Prosecco Doc di Treviso infatti ha deciso di eliminarli del tutto a partire dalla campagna viticola 2018 con un provvedimento senza precedenti che dall’anno prossimo diventerà obbligatorio per tutti i produttori che vogliano
Il Prosecco Doc mette al bando glifosato, mancozeb e folpet, tre degli erbicidi e fungicidi più dannosi per le coltivazioni. Il consorzio Prosecco Doc di Treviso infatti ha deciso di eliminarli del tutto a partire dalla campagna viticola 2018 con un provvedimento senza precedenti che dall’anno prossimo diventerà obbligatorio per tutti i produttori che vogliano vedersi garantita la possibilità di produrre Prosecco Doc. “Abbiamo piantato il primo chiodo e da qui non si torna indietro, ma la vetta è ambiziosa, il percorso verso la sostenibilità totale è lungo, dobbiamo pianificare bene le mosse successive” ha detto il presidente del consorzio, Stefano Zanette.
Firma l’iniziativa europea per dire #StopGlifosato
Leggi anche Come il glifosato sta uccidendo l’Argentina
Per l’anno in corso l’indicazione, contenuta in un vademecum comprendente le linee guida di produzione che sarà presentato al prossimo Vinitaly, sarà semplicemente una raccomandazione facoltativa. “L’anno che abbiamo davanti – spiega Zanette – è il tempo necessario a consentirci di adottare, con ampio coinvolgimento della filiera, le soluzioni più idonee al raggiungimento di un obiettivo ancor più ambizioso: una certificazione di sostenibilità per l’intera Denominazione. Questa è una scelta che potremmo definire di responsabilità sociale”. Il consorzio si è impegnato ad assicurare alle aziende produttrici tutto il supporto necessario per affrontare al meglio un passaggio che è giudicato tanto delicato quanto ormai irreversibile e che, ha concluso Zanette, “non ha nulla a che vedere con le valutazioni scientifiche, di competenza d’altri enti. La scienza c’è invece stata di conforto nell’assicurare che, anche senza queste sostanze, è possibile fare una viticoltura di qualità”.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
L’aumento delle temperature combinato all’innalzamento dei livelli di anidride carbonica nell’aria, causerebbe una maggiore concentrazione di arsenico nel riso, con effetti tossicologici in chi lo consuma.
Il museo Vites, parte della rete Sud heritage, testimonia come l’incontro fra tradizione e innovazione possa favorire la sostenibilità in viticoltura.
Colorato, di stagione, in gran parte vegetariano: dagli antipasti al dolce, ecco come abbiamo composto il nostro menù di Pasqua ideale!
Nelle scuole messicane è entrato in vigore il divieto governativo di cibo spazzatura per contrastare l’emergenza obesità nei bambini.
Secondo il World Happiness Report, la condivisione dei pasti contribuisce a un maggior benessere soggettivo e a livelli più elevati di supporto sociale.
La mancanza di uova negli Stati Uniti porta alla luce un problema importante per il sistema dell’industria alimentare. Una carenza di mercato che si dimentica degli animali.
Lo rivela uno studio che ha analizzato i dati della Corn Belt statunitense, dove si coltiva intensivamente mais ogm: i parassiti hanno sviluppato resistenza alla coltura transgenica.
Dalla gestione dell’acqua ai compost biologici innovativi, il Community learning centre di Dimmerpani è diventato un punto di riferimento per l’agricoltura resiliente. Un’esperienza di successo che parte dalle donne.
Diminuire, o escludere, le proteine animali dalla nostra alimentazione non solo fa bene ma è anche semplice.