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La capitale dell’Ecuador ha creato un percorso di 30 km chiuso al traffico automobilistico, imparando dalle città colombiane di Bogotà e Medellin.
Anche nell’America del Sud si espande la mobilità ciclabile. Un valido esempio è il Ciclopaseo realizzato a Quito, capitale dell’Ecuador. Il Ciclopaseo è un progetto promosso dall’associazione locale Ciclòpolis con l’obiettivo di favorire la ciclabilità urbana e il trasporto sostenibile a Quito. Un percorso di 30 km dal nord al sud della città, dove è situato il vecchio aeroporto, viene chiuso al traffico ogni domenica, dalle 8 fino alle 14, in favore di biciclette e pedoni.
L’occasione di questo progetto di successo unisce il desiderio di alcuni di spostarsi in bicicletta con chi preferisce passeggiare, correre o usare altri mezzi di locomozione come i pattini a rotelle. Il Ciclopaseo è in buona parte formato da saliscendi con qualche tratto pianeggiante, essendo Quito posizionata a 2700 metri sopra il livello del mare. Sul percorso è possibile incrociare spettacoli teatrali e musicali (in particolar modo nei parchi adiacenti il tragitto) nonché venditori di street food locale. Per chi dovesse avere problemi con la propria bici durante la pedalata nulla di cui preoccuparsi, grazie alla presenza di riparatori e stand dove poter controllare la pressione delle gomme e fare qualche piccola riparazione.
Dal 2012 si è aggiunto anche il servizio di bikesharing BiciQ: permette di usufruire gratis i primi 45 minuti del servizio. Con l’evento della visita di Papa Francesco a Quito la flotta è passata da 500 a ben 800 biciclette.
Il primo Ciclopaseo a Quito fu realizzato nel 2003, il percorso era di soli 9,5 km con la partecipazione di tremila persone. All’epoca avveniva solo l’ultima domenica di ogni mese ma crebbe di popolarità. La città dell’Ecuador ha seguito l’esempio di altri progetti simili realizzati in Colombia, dalla capitale Bogotà a Medellin.
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