
Baghouz, ultima roccaforte dell’Isis, è stata liberata dalle Forze democratiche siriane, guidate dai curdi dell’Ypg e sostenute dagli Stati Uniti.
La coalizione arabo-curda ha annunciato che la città di Racca, in Siria, è “totalmente” sotto il loro controllo, dopo cinque mesi di combattimenti.
Le Forze democratiche siriana (Fds), alleanza di combattenti arabi e curdi sostenuta dagli Stati Uniti, hanno annunciato martedì 17 ottobre di aver “totalmente” liberato la città di Racca, dopo oltre cinque mesi di combattimenti contro gli jihadisti dello Stato Islamico. “La battaglia è terminata, ora si svolgeranno solo operazioni per eliminare eventuali cellule dormienti e per sminare la città”, ha fatto sapere il portavoce delle Fds all’agenzia Afp.
Sabato, un accordo raggiunto con gli ultimi combattenti integralisti ha permesso di evacuare tutti coloro che non fossero “foreign fighters”, ovvero jihadisti venuti dall’estero per sostenere il califfato in Siria. Le nazioni occidentali avevano premuto affinché non fossero concesse vie d’uscita a chi, una volta finita la guerra, potrebbe tornare in patria ed organizzare attentati terroristici. Racca fu infatti la prima città a cadere nelle mani dell’Isis, nel 2014. Ed è qui che sarebbero stati pianificati alcuni attacchi eseguiti in Europa, come ad esempio quelli del 13 novembre 2015 a Parigi.
Secondo l’Osservatorio siriano dei diritti dell’uomo, la battaglia di Racca ha comportato la morte di 3.250 persone, di cui 1.130 civili.
Baghouz, ultima roccaforte dell’Isis, è stata liberata dalle Forze democratiche siriane, guidate dai curdi dell’Ypg e sostenute dagli Stati Uniti.
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