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Le Bmw i3 della Polizia hanno pattugliato per sei mesi – silenziose e sornione – il Decumano e il perimetro di Expo Milano 2015. Ecco perché questo s’è tradotto (anche) in uno straordinario colpo di marketing.
Quando, a fine aprile, la Polizia di Stato ha ricevuto dalla Bmw una flotta di veicoli elettrici, quattro i3 e sei scooter C Evolution per le operazioni di pattuglia in Expo Milano 2015, tutti hanno intuito che la mossa era intelligente. Ovviamente all’interno dell’area espositiva non potevano circolare veicoli a motore, se non per motivi eccezionali e fuori dall’orario di visita, quindi per presidiare il sito era necessario dotarsi di mezzi a zero emissioni.
Oltre che un test interessante e una conferma della formula per una manifestazione lunga sei mesi, è stato lampante a consuntivo accorgersi di un intrigante risvolto di marketing e visibilità. La presenza costante di quattro Bmw i3 lì è stata un’operazione notevole a livello istituzionale, un notevole accredito presso il ministero dell’Interno. Ma c’è di più.
Durante i sei mesi, quasi ogni giorno si svolgeva una cerimonia istituzionale di alto profilo, con alzabandiera, inni nazionali e la presenza di ministri stranieri o perfino di capi di Stato. Dal primo National Day (il 3 maggio, del Turkmenistan) all’ultimo (il 23 ottobre dell’Ungheria) accadeva che dal piazzale iniziale del Decumano, l’Open Plaza, dov’erano assembrati spettatori e autorità, dopo un’ora di discorsi, di video e di performance ci si spostava a piedi verso il padiglione del Paese festeggiato.
Strategicamente, una vettura Bmw i3 veniva collocata nel piazzale immediatamente antistante al Decumano, in posizione preminente: in tal modo, era sicuro che tutte le autorità la vedessero, sempre accanto al palco della cerimonia. Immaginate ministri dell’economia stranieri, del turismo, del commercio, ambasciatori, tutti a guardare la Bmw i3 della Polizia lì davanti.
E tutto questo, in una manifestazione interamente e totalmente marchiata Fiat – FCA, che di Expo Milano 2015 è stata global partner; una sorta di smacco forse, di certo un goal di rapina, un sigillo di furbizia nel nome dell’innovazione e della sostenibilità.
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