Regno Unito: se è un cane o un gatto a insegnare, gli studenti sono più bravi

Un cane che insegna aiuta gli studenti a ottenere un rendimento scolastico migliore. Succede nel Regno Unito, dove è stata aperta la prima scuola per cani che vogliono diventare insegnanti.

Un cane può diventare un insegnante? Sembra proprio di sì, almeno stando a quello che sta succedendo nel Regno Unito, dove è stato lanciato il “learning support dog”, cioè il cane che aiuta a imparare. Ma andiamo per ordine. In Inghilterra, si sa, i cani sono una realtà sociale, e l’amore verso gli animali da compagnia è un dato di fatto. Non a caso, lì è nata una scuola molto particolare, la prima nel suo genere.

Si chiama Dogs helping kids (Dhk) ed è un’associazione di beneficenza il cui scopo è istruire, sostenere e assistere bambini e adolescenti attraverso l’addestramento di cani per farli lavorare nelle scuole come figure educative. Gli scopi dichiarati sono proprio riuscire a far progredire il livello accademico, accrescere le capacità di lettura, calmare i comportamenti eccessivi degli studenti, migliorare le qualità relazionali, aumentare la fiducia negli insegnanti e nell’ambiente scolastico, insegnare il senso di responsabilità e il rispetto motivando gli alunni disattenti o portati alla menzogna.

blond kid girl playing guitar with dog and winter beret on wooden background
La presenza di un cane aiuta gli alunni anche nelle materie extra-scolastiche come la musica o il disegno.

Un cane insegnante per studenti migliori

Per il momento alla Dogs helping kids si sono “diplomati” solo cinque cani insegnanti. Uno si chiama Rolo, un bellissimo labrador marrone, che è stato assegnato alla Huntington school, una scuola elementare di York. Da quando c’è lui, il clima nella scuola è decisamente cambiato. Rolo piace moltissimo ai ragazzi e tutti fanno a gara per entrare nelle sue grazie, accarezzandolo o portandogli qualche biscotto.

Ma è nell’aula scolastica che il ruolo di “educatore” di Rolo si percepisce pienamente. Gli alunni sono più attenti, più diligenti, responsabili ed educati. E riescono meglio anche nelle materie extra scolastiche, come la musica o il disegno. Si prendono persino cura delle aule e dei corridoi per evitare che il cane possa mangiare rifiuti o qualcosa che possa fargli del male.

Secondo alcune ricerche condotte da Dogs helping kids, i bambini leggono meglio e di più se un cane li ascolta. Ovviamente il processo che ha permesso ai cani di diventare membri a tutti gli effetti delle scuole inglesi non è stato facile, né immediato.

Alla Dhk spiegano che ci sono voluti anni per fare accettare gli amici a quattro zampe nelle aule. Ma ora funziona tutto benissimo e il personale insegnante canino ha una richiesta sempre maggiore. Visto che il ministero dell’Istruzione britannico non obbliga a registrare i cani che lavorano nelle scuole, non si sa quanti effettivamente ce ne siano nelle aule inglesi. Di sicuro, però, sono molti. Ma i cani della Dhk sembrano essere di qualità speciale, e sono considerati degli insegnanti specializzati a tutti gli effetti.

L’addestramento di un cane insegnante e la sua formazione completa costa cinquemila sterline (circa seimila euro) che sono raccolte dalla scuola tramite donazioni private. La fondatrice e direttrice della Dogs helping kids, Tracey Berridge, spiega che l’idea della scuola le è venuta guardando un film americano in cui si parlava di un cane che aiutava i bambini sofferenti di disturbi emozionali. Berridge ha conseguito un master all’Università di Southampton sul comportamento degli animali da compagnia, ed è stata la prima persona nel Regno Unito a studiare gli effetti dell’uso dei cani nelle aule scolastiche.

A young man is sitting on a sofa with a cat and is reading a big book
Il gatto Jasper è un affabilecompagno di molti studenti che frequentano la biblioteca all’Università di Cambridge.

Il gatto insegnante di Cambridge

Nessuno sa, invece, da dove sia arrivato Jasper, un bel gattone con solo tre zampe che si è accomodato nella biblioteca dell’ateneo inglese di Cambridge. E da li non si muove. Gli studenti arrivano addirittura prima dell’orario dei corsi per poter stare un po’ con lui, coccolarlo, accudirlo e portargli da mangiare.

Hanno creato per Jasper persino una pagina Facebook  Cambridge University Cat Club  in cui ne celebrano le abitudini e il comportamento. Da quando c’è Jasper l’atmosfera a Cambridge sembra sia cambiata: meno rivalità fra gli studenti, meno rancori e contestazioni. Le fusa del gatto della biblioteca bastano a rassicurare gli animi e a predisporre allo studio. E, forse, anche a calmare la nostalgia di casa e della bestiola lasciata fra le pareti domestiche.

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