
Elon Musk ha svelato i piani futuri nel Tesla Battery day: un’elettrica sotto i 25mila dollari e nuove batterie, più efficienti e meno costose. Vi riproponiamo la diretta live dalla sede di Freemont che svela tutti i dettagli.
A cinque anni dalla prima installazione, oggi la rete Supercharger di Tesla conta 400 stazioni, con più di 3200 colonnine installate. Dalla Norvegia in Italia ora si viaggia in elettrico.
Sono passati cinque anni dall’installazione dei primi Supercharger di Tesla in Norvegia. E oggi la casa automobilistica fondata da Elon Musk festeggia le oltre 400 stazioni di ricarica in Europa, con oltre 3200 Supercharger installati. Partendo nel 2013 da cinque Paesi europei, ora la rete di ricarica si estende a 23 nazioni, passando da Norvegia, Svezia, Finlandia, Scozia fino a Spagna, Portogallo, Italia e Croazia. In Italia, l’ultima stazione di ricarica con otto colonnine a disposizione, è stata inaugurata sulla SS38, a Sondrio.
“I Supercharger hanno fornito 850 milioni di chilometri elettrici in Europa”, spiegano in Tesla. “Equivalenti a oltre 1100 viaggi andata e ritorno sulla Luna, 15 viaggi su Marte o 21mila giri del mondo. Nonostante la maggior parte delle ricariche avvenga a casa, il mese scorso ogni 10 secondi in Europa è stata avviata una ricarica da un Supercharger”. Numeri che confermano una crescita esponenziale anche per quanto riguarda le immatricolazioni: la Model S in Europa nel 2017 ha toccato quota 16.132 unità, con un incremento delle vendite del 30 per cento, mentre la Model X è arrivata a 12mila vetture.
Tesla analizza in maniera approfondita anche quanto e come avvengono le ricariche, mostrando come i proprietari delle auto elettriche coprano distanze notevoli, spesso raggiungendo Paesi esteri. Sono infatti 70mila i viaggi transnazionali, mentre le rotte più battute in Europa corrono lungo la Francia e la Germania con conducenti che si spostano dal Nord Europa al Mediterraneo. “In Francia e Italia due ricariche su cinque sono effettuate da visitatori stranieri, mentre in Germania e Svezia un terzo di tutte le ricariche sono eseguite da proprietari che provengono da un altro Paese”, sottolineano in Tesla. Mentre per quanto riguarda l’Italia, un proprietario su sei viaggia verso la Germania e viceversa. Basta infatti una ricarica di mezz’ora per coprire una distanza di 270 chilometri.
Solo nel 2017 la rete Supercharger di Tesla è cresciuta in media di 20 colonnine la settimana. Crescita registrata anche nel nostro Paese: la stazione di Modena ha visto aumentare il numero di colonnine da 6 a 12, mentre a Imperia ne sono state installate 10. Anche il Sud risulta essere ben coperto, con la colonnina più a sud che oggi si trova a Palmi, in provincia di Reggio Calabria. Mentre son prossime due installazioni in Sicilia, tra Palermo e Catania.
Forse, ciò che più conta è quel dato con i litri di carburante risparmiati: 92 milioni. Oltre al fatto che, quando si ricarica una Tesla, dalla casa madre assicurano che “tutta l’energia direttamente acquisita dalla rete Supercharger arriva da fonti di energia pulita come il solare e l’eolico. Grazie ai chilometri percorsi con ricariche Supercharger, si sono risparmiati oltre 200 milioni di tonnellate di CO”, concludono nella nota. Sarà per questo che, ormai, si può affermare che la mobilità sia entrata in una nuova era, quella elettrica.
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