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Un’area marina protetta nelle isole Egadi, che mira a salvaguardare la biodiversità e a favorire una gestione sostenibile delle risorse naturali del territorio. Bolton Alimentari, meglio conosciuta per i marchi Rio Mare e Palmera, è protagonista di un’iniziativa nel segno della sostenibilità, che prevede il finanziamento di tre progetti. Come salvare il “polmone verde”
Un’area marina protetta nelle isole Egadi, che mira a salvaguardare la biodiversità e a favorire una gestione sostenibile delle risorse naturali del territorio. Bolton Alimentari, meglio conosciuta per i marchi Rio Mare e Palmera, è protagonista di un’iniziativa nel segno della sostenibilità, che prevede il finanziamento di tre progetti.
Il primo mira alla tutela della Posidonia oceanica, il “polmone verde” del Mediterraneo, grazie al posizionamento di 72 dissuasori per impedire la pesca a strascico sotto costa. Il secondo progetto riguarda la gestione dell’Osservatorio “Foca Monaca” nel Castello di Punta Troia a Marettimo per monitorare la presenza di questa specie, la più vulnerabile del Mediterraneo, nell’arcipelago delle Egadi. L’iniziativa si sviluppa in affiancamento agli studi svolti dai ricercatori dell’Ispra. Il terzo progetto riguarda la gestione del primo Centro di recupero delle tartarughe marine che sarà realizzato a Favignana per soccorrere e ricoverare esemplari feriti o in difficoltà.
“Grazie alla sponsorizzazione di Rio Mare – ha spiegato Stefano Donati, direttore dell’Amp Isole Egadi – potremo sviluppare meglio, e con più risorse, alcuni progetti già in atto: proteggeremo ancora di più la prateria di Posidonia oceanica e le risorse ittiche, studieremo ancora meglio la presenza della foca monaca e attiveremo un vero ospedale per le tartarughe marine Caretta caretta”.
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