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Scarpa, brand italiano di calzature per lo sport outdoor, firma il suo “Green Manifesto”. Un impegno concreto per la sostenibilità.
Nessun luogo è lontano, se si crede sempre in quello che si fa. Questo è il leitmotiv di Scarpa, un’azienda specializzata nella produzione di calzature per sport outdoor, dall’alpinismo al trekking. Ottantant’anni di storia, segnati da alcuni cambi di percorso, ora brand internazionale diretto da Sandro Parisotto. Da sempre attenta ai temi come la salvaguardia dell’ambiente, Scarpa oggi lancia il suo Green Manifesto.
“Siamo un’azienda che vive la montagna e la natura ogni giorno: il rispetto per l’ambiente è parte del nostro Dna”, spiega il presidente di Scarpa, che aggiunge: “vivendo quotidianamente il mondo dell’outdoor ci siamo resi conto in prima persona degli effetti negativi dell’inquinamento sull’ambiente”. Sin dagli anni Sessanta, infatti, l’azienda di Asolo ha sempre avuto una forte spinta verso l’innovazione. Ogni anno deposita ben quattro domande di brevetto europeo e investe quasi il 5 per cento del fatturato in ricerca e sviluppo. “Creare scarpe fatte per durare”, dice infatti Parisotto, “è il modo più autentico per essere sostenibili: fare prodotti di qualità che durano, prolungandone il ciclo di vita quanto possibile”.
A questo si aggiunge un forte impegno nella ricerca che porta l’azienda ad adottare, in anteprima sugli altri, materiali ecologici e sostenibili. Tra questi il Pebax® RNew® ottenuto dai semi di ricino, un materiale che si sostituisce alle plastiche tradizionali. Si tratta di un polimero eco-compatibile e riciclabile al 100 per cento. Secondo alcune ricerche condotte dal brand sembra che l’impegno di questo materiale comporti un risparmio di energia del 29 per cento e una riduzione del 32 per cento delle emissioni di anidride carbonica.
Ma ora c’è qualcosa di più. Il Green Manifesto è un vero e proprio impegno con un calendario di attività, molte delle quali sono già iniziate. Il 100 per cento del personale della sede italiana di Asolo è già stato formato su temi di innovazione sostenibile ed è stato creato un gruppo di 16 Sustainability Ambassador a disposizione dei dipendenti per qualsiasi domanda su questi temi.
Da gennaio 2020, inoltre, il 100 per cento dell’energia elettrica utilizzata in Italia proviene da fonti rinnovabili certificate. In questo modo l’azienda riesce a neutralizzare la produzione di CO2 di circa 1.000 tonnellate ogni anno. Il 2021, inoltre, prevede il lancio di nuovi prodotti altamente eco-friendly.
Un impegno a lungo termine dichiarato anche dalla nuova interpretazione dell’acronimo S.c.a.r.p.a. (sigla che sta per Società calzaturieri asolani riuniti pedemontana anonima) che ora diventa anche un acrostico per raccontare la filosofia del calzaturificio di Asolo.
“S”, per sostenibilità: l’azienda aderisce ai migliori standard internazionali; “C”, per cura: il 60 per cento della produzione avviene in Italia per ridurre al minimo gli impatti associati agli spostamenti logistici; “A” come aria, simbolo di una stile di vita attivo, “R” come rispetto, per la natura, la salute e la sicurezza dei lavoratori; “P” di performance: ogni anno circa il 5 per cento del fatturato viene investito in ricerca e sviluppo; infine “A” come autenticità: un cammino iniziato ottanta anni fa basato sulla trasparenza con clienti, partner e atleti.
“Per noi questo manifesto”, dice Parisotto “è un prendere consapevolezza di cosa siamo oggi pensando al domani. Vivendo le montagne da sempre abbiamo sviluppato una cultura di rispetto per l’ambiente e il desiderio di trasmettere questi valori per dare un contributo concreto ed efficace alla custodia della natura e al benessere della società”.
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