Lo scorso anno quasi 14 milioni di persone hanno visitato l’arcipelago delle Canarie. Troppi per i 2 milioni di abitanti.
Scoprire Matera è un gioco da fare insieme: il festival N* Stories
Dal 12 al 21 giugno il Festival N* Stories proporrà a Matera giochi di ruolo e urban game, un nuovo modo di valorizzare il territorio e di pensare la comunità.
Giochi urbani, giochi di ruolo e poi conferenze, mostre, laboratori creativi: è il programma del Festival N* Stories che si terrà dal 12 al 21 giugno a Matera con un’edizione, la terza, tutta dedicata alla città, Capitale Europea della Cultura 2019. Attività principale di “Heritage Games”, progetto di Matera Capitale europea della Cultura 2019 e coprodotto da Associazione Il Vagabondo e Fondazione Matera Basilicata 2019, il festival è un’occasione per scoprire, raccontare e valorizzare il territorio con una precisa filosofia: farlo attraverso il gioco, la narrazione e il fare esperienza insieme, strumenti antichissimi che appartengono a una cultura dove la comunità è concepita come luogo di incontro, di conoscenza e persino di promozione turistica.
Quando il gioco si fa serio
Il gioco dunque sarà un momento irrinunciabile del festival e sarà proposto in tre declinazioni: “Penombra” è l’urban game che, il 12 e il 16 giugno, proietterà i giocatori nel prossimo secolo e li metterà di fronte a scelte morali e politiche, attraverso prove da superare in diversi luoghi della città; “The Trial fo the Shadowcasters”, dal 13 al 15 giugno, è invece il grande gioco di ruolo dal vivo che, partendo dal mito della caverna di Platone, farà viaggiare i giocatori nel tempo, in un percorso immersivo, fatto ancora una volta di scelte e azioni decisive rispetto al futuro della città e della comunità; infine, “Vagaplay” è il gioco investigativo che il 18 giugno permetterà ai partecipanti di scoprire luoghi inediti di Matera mentre si troveranno a dover risolvere un mistero. Anche “Martell.IA, la mostra di grafica dedicata alla Martella, la frazione di Matera oggetto di un importante intervento urbanistico negli anni ’50, che coinvolse tra gli altri anche Adriano Olivetti, nasconde un gioco: davanti alle opere, il visitatore verrà sfidato da un “bot” di Whatsapp con quiz legati alla conoscenza della storia, dell’arte e del territorio.
Parlando s’impara
Per approfondire la tematica del gioco come strumento di sviluppo turistico il programma del festival prevede tre incontri serali a ingresso libero, tutti alle 21.30 alle Monacelle, l’ex Convento di San Giuseppe: si parte il 16 giugno con la conferenza “Il mondo dei larp” in cui Bjarke Pedersen, uno dei massimi autori europei di gioco di ruolo dal vivo, racconterà, citando esperienze in tutto il mondo, di come questa forma di intrattenimento diventi uno strumento didattico e di sensibilizzazione sui temi sociali. Il 17 giugno è in programma il talk “Il mondo dei giochi educativi” con Maria Antonietta Amoroso e Laura Montemurro, dell’Ordine degli Psicologi della Basilicata, che discuteranno con Andrea Natale, progettista di urban game, e Danilo Barbarinaldi, illustratore, mentre il 18 giugno Sergio Fadini, coordinatore del progetto di N* Stories, dialogherà con gli esperti di turismo Antonio Blandi e Gino Marchionna sul tema “Creatività per promuovere i territori”.
Raccontare Matera con i social
Per mettersi alla prova sul tema del festival, dal 17 al 21 giugno si potrà partecipare a “Instagram Short Serie Lab”, un laboratorio inedito, condotto dal regista Andrea Canepari e dal giornalista e scrittore Guido Bosticco, entrambi della Scuola del Viaggio: i partecipanti saranno chiamati a lavorare su ideazione, sceneggiatura, shooting e montaggio di Stories di Instagram con protagonista Matera che poi insieme costituiranno un serial da vedere sul social.
Il Festival N* Stories ha richiesto due anni di lavoro di co-progettazione e co-creazione tra diversi partner nazionali e internazionali (autori dei giochi, designer, comunicatori, associazioni di sviluppo locale, esperti di turismo, compagnie teatrali), ma è solo l’inizio di un percorso che ha l’obiettivo di costruire sempre modi nuovi di vedere e vivere il territorio, nel rispetto dei valori di comunità, incontro, apertura al prossimo.
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