Il secondo produttore al mondo sigla una decisione storica. Ma gli allevamenti avranno tempo fino al 2034 per chiudere.
Nel nostro paese il consumo di suolo non accenna ad arrestarsi, lo afferma il Wwf nell’ultimo rapporto, “Riutilizziamo l’Italia. L’espansione urbana, che negli ultimi cinquanta anni ha coinvolto l’Italia, consuma 90 ettari di territorio naturale al giorno. 10 metri quadrati al secondo che perdono la loro biodiversità per essere cementificati. Dal dopoguerra a oggi
Nel nostro paese il consumo di suolo non accenna ad arrestarsi, lo afferma il Wwf nell’ultimo rapporto, “Riutilizziamo l’Italia. L’espansione urbana, che negli ultimi cinquanta anni ha coinvolto l’Italia, consuma 90 ettari di territorio naturale al giorno. 10 metri quadrati al secondo che perdono la loro biodiversità per essere cementificati.
Dal dopoguerra a oggi il territorio italiano urbanizzato è quadruplicato raggiungendo il 7,5 per cento di tutta la superficie nazionale. Di questo passo, nel 2035, una superficie pari a 600mila ettari, grande quasi quanto tutto il Friuli Venezia Giulia, sarà completamente assorbita dalla crescita urbana.
In concomitanza con Anno internazionale del suolo, indetto dall’Onu per il 2015, il Wwf ha affrontato il tema “Land trasformation in Italia e nel mondo: fermare il consumo di suolo, salvare la natura, riqualificare la città” per aprire un confronto su una proposta di legge che definisce la terra “bene comune e risorsa non rinnovabile”, ma che tarda ad arrivare.
La mancanza di una legislazione nazionale contro il consumo di suolo ha permesso che l’indice di urbanizzazione procapite della Lombardia raggiungesse i 719 metri quadrati di suolo cementificato per abitante, 3,5 volte l’indice registrato negli anni Cinquanta, e che nei comuni lungo la costa adriatica la cementificazione del litorale arrivasse a quasi 10 chilometri l’anno.
I dati nazionali parlano chiaro, a ogni abitante corrispondo 370metri quadrati di superficie urbanizzata. La conversione del territorio naturale in urbanizzato causa la perdita della biodiversità, l’instabilità idrogeologica e contribuisce al cambiamento climatico per effetto dell’uso inappropriato delle risorse. Inoltre, il consumo di suolo incrementa il rischio alimentare sottraendo terra fertile all’agricoltura.
Per frenare il continuo assorbimento di superfici vergini all’interno del nucleo urbano è necessario un intervento forte e immediato che contrasti la perdita di biodiversità e di risorse. Temi come il contenimento del consumo di suolo e la rigenerazione urbana sono molto presenti nei dibattiti europei e mondiali che considerano le strategie di sviluppo urbano sostenibile. Una di queste è la cosiddetta “città in contrazione” (shrinking cities), nella quale il processo di espansione avviene attraverso la decrescita, a cui corrisponde la modifica dei modelli delle azione e delle pratiche sociali. Tematiche e programmi di intervento che, però, in Italia faticano ad arrivare.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
![]()
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Il secondo produttore al mondo sigla una decisione storica. Ma gli allevamenti avranno tempo fino al 2034 per chiudere.
Piogge torrenziali hanno colpito numerose nazioni asiatiche, provocando inondazioni catastrofiche. Si cercano ancora centinaia di dispersi.
Scrigni di biodiversità e di naturalità. Corridoi ecologici fondamentali per far fronte ad eventi estremi e ai cambiamenti climatici. Ma la loro salute è in pericolo.
Un report di Greenpeace denuncia il modello politico-economico della Russia: un intreccio di estrattivismo, autoritarismo e guerra che distrugge l’ambiente, con pesanti ripercussioni sull’ecosistema globale.
Con l’ultima revisione del Pnrr, i fondi stanziati per le Cer passano da 2,2 miliardi a poco meno di 800 milioni: preoccupazione tra gli addetti ai lavori.
Ecomondo 2025 racconta una transizione ecologica che avanza tra innovazione, dati e confronti, mostrando come il cambiamento riguardi già la vita di tutti.
Grande novità nella Giornata per l’eliminazione della violenza sulle donne. Ma salta il voto sul consenso libero, senza il quale è violenza sessuale.
Nella notte è uscita una nuova bozza che fa crollare le speranze. 30 paesi scrivono alla presidenza che è inaccettabile.
Insieme all’associazione Io non ho paura del lupo scopriamo questo grande predatore e come la convivenza tra la specie e le attività umane è possibile.
© Scott Olson/Getty Images
© Joe Raedle/Getty Images
© Scott Olson/Getty Images