Calcio, lo stadio dell’Udinese sarà il primo rinnovabile in Italia

Il progetto, in collaborazione con Bluenergy Group, spinge la squadra di calcio dell’Udinese verso l’azzeramento delle emissioni.

  • L’azienda Bluenergy e l’Udinese hanno avviato i lavori per l’installazione sulla copertura dello stadio fruliano di oltre 2.400 pannelli solari di ultima generazione.
  • Il campo di calcio sarà così dotato di un impianto fotovoltaico d’avanguardia. Il cantiere prevede l’installazione di 409 pannelli solari per un totale di 4.615 mq di superficie.
  • I pannelli consentiranno di produrre una media di circa 3.000 kWh/giorno rendendo la struttura parzialmente autosufficiente in termini energetici.

Presto sarà possibile, per i tifosi dell’Udinese, tifare per la propria squadra rispettando l’ambiente. Il loro stadio, infatti, sta per diventare energeticamente sostenibile. La società Udinese Calcio e l’azienda energetica Bluenergy Group hanno annunciato congiuntamente l’avvio dei lavori per la realizzazione di un impianto fotovoltaico all’avanguardia nello stadio di proprietà del club friulano, noto in passato come Stadio Friuli e recentemente come Bluenergy Stadium. L’impianto, composto da oltre 2.400 pannelli solari di ultima generazione, avrà la capacità di produrre una media di circa 3.000 chilowattora (kWh) al giorno, contribuendo così a rendere il campo di calcio uno dei più avanzati in Europa anche in termini di riduzione delle emissioni.

Il progetto sostenibile dell’Udinese

Il progetto, curato da Bluenergy Group con il supporto del Politecnico di Milano, prevede l’installazione di 2.409 pannelli solari su una superficie totale di 4.615 metri quadri. La disposizione dei pannelli, suddivisi in due sezioni parallele sulla copertura, rispetterà l’architettura originale dello stadio progettato dallo Studio Casamonti. Inoltre, è in fase di valutazione l’integrazione di un parco batterie di accumulo con una capacità di 330 kW, al fine di ottimizzare il ciclo di carica e scarica e potenziare l’impianto. Grazie a questa iniziativa, che si prevede entrerà in funzione entro il prossimo mese di ottobre, l’Udinese compie un passo significativo verso una gestione innovativa del suo stadio, rendendolo uno dei più sostenibili d’Europa. Fin dal 2018, l’azienda friulana Bluenergy è partner energetico del club, fornendo energia proveniente esclusivamente da fonti rinnovabili e permettendo un risparmio di 5.620 tonnellate di CO2 fino a oggi. Questo impegno si inserisce in un percorso più ampio di transizione energetica, con l’obiettivo finale di eliminare completamente le emissioni di CO2.

Presentazione dello stadio dell'Udinese
Presentazione dello stadio dell’Udinese

L’approccio sostenibile dell’Udinese si riflette anche nella decisione di realizzare la struttura nello stesso sito del precedente impianto, evitando così l’ulteriore consumo di territorio, e nel recupero parziale del materiale prodotto dalla demolizione. La multifunzionalità dell’impianto, con meeting center, sede della società e altre strutture, risponde a una visione olistica dell’utilizzo dello stadio, promuovendo un approccio sostenibile in linea con le tendenze europee nel contesto del Sustainability working group dell’European club association. I club professionistici sportivi sono tenuti a rispettare norme a favore dell’ambiente come le aziende di altri settori.

La storia del Friuli

Lo stadio dove gioca l’Udinese è noto come il Friuli, dal nome della regione che lo ospita. Nel corso della sua storia ha visto calciatori di fama mondiale calcare il suo manto verde, dal brasiliano Zico fino al tedesco Oliver Bierhoff e l’italiano Antonio Di Natale. Il team bianconero è una presenza costante della Serie A e ha ottenuto in passato perfino delle partecipazioni alla competizione europea della Champions League. Oggi, il suo stadio è il secondo di proprietà di un club – dopo quello della Juventus a Torino – e il primo stadio sponsorizzato da un brand commerciale in Italia; è un impianto multifunzionale da 25.132 posti coperti numerati con una spettacolare estetica a diamante. Lo stadio vuole essere un riferimento per il territorio, attivo sette giorni su sette, e anche per questo è sede dell’Udinese Calcio e del centro di allenamento delle sue squadre. Di prossimo avvio i lavori di realizzazione di nuove aree aperte al pubblico in corrispondenza delle curve e dei distinti, comprendenti un centro benessere, un centro medico e aree dedicate alle famiglie.

L’energia totale annua prodotta dall’impianto è 1.100.000 kWh, pari circa a 330 impianti domestici, con una media di circa 3.000 kWh/giorno. Questo rende la struttura parzialmente autosufficiente in termini energetici. Con il nuovo progetto, l’energia giornalmente prodotta eccedente i consumi e non assorbita dallo stadio verrà immessa in rete. Ogni sezione sarà a sua volta divisa in parti autonome e separate le une dalle altre così da consentire interventi tempestivi in caso di guasto locale e garantire la continuità di fornitura. “Siamo riconosciuti come il club più sostenibile d’Italia e il quarto al mondo e questo ci motiva a promuovere, insieme a un protagonista della transizione energetica nel nostro Paese come Bluenergy, progetti che diano ulteriore slancio a questo impegno. Il calcio muove leve mediatiche senza paragoni ed abbiamo, oltre al dovere di agire noi stessi in modo virtuoso, quello di veicolare messaggi che coinvolgano i tifosi in un’azione comune contro i cambiamenti climatici”, ha detto il Direttore Generale di Udinese Calcio Franco Collavino. Il progetto consentirà di ottenere un significativo risparmio di emissioni di CO2 nell’atmosfera, quantificabili in circa 450 ton/anno, l’equivalente di 700 alberi piantati e pari alle emissione di 3.000 auto in un mese. In questo modo, i gol dei bianconeri saranno celebrati in un luogo maggiormente rispettoso dell’ambiente e che potrà essere d’esempio per altri stadi italiani.

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