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Le malattie invernali, soprattutto le infezioni virali, lasciano un pesante strascico di stanchezza che va ad aggiungersi agli stress quotidiani. Ecco come affrontare questi disturbi.
Essere spossati e stressati oggi è quasi la norma. Gli impegni e la tensione mettono a dura prova le nostre energie e ci sono momenti in cui l’organismo non riesce a stare al passo. Succede anche dopo essere usciti da una malattia invernale: soprattutto le infezioni virali lasciano una profonda astenia da cui ci si riprende a fatica. Riposo, attenzione alla dieta e cura di sé sono fondamentali per recuperare. Ma può aiutare anche il sostegno offerto dagli integratori di magnesio.
La stanchezza è un segnale dell’organismo. Un modo in cui il nostro corpo ci comunica che dobbiamo fermarci e riprendere fiato. Di solito una “sana” stanchezza fisica, dovuta magari a uno sforzo, si dissolve dopo una buona dormita e un giorno di relax. La stanchezza mentale invece è più difficile da cancellare. Dopo un periodo di superlavoro permangono sintomi come nervosismo, mal di testa, difficoltà di concentrazione, svogliatezza. Si sente il bisogno di dormire di più, ma il sonno non è riposante, si soffre di inappetenza e mancanza di forze.
Altri segnali da tenere d’occhio sono crampi e formicolii, in particolare quella sensazione di tremore delle palpebre chiamata fascicolazione della palpebra o palpebra “che salta”. Ma anche disturbi digestivi associati a gonfiore addominale, oppure vertigini, emicrania, insonnia e nervosismo. Questi campanelli d’allarme possono puntare nella direzione di una carenza di magnesio, minerale coinvolto in moltissime funzioni dell’organismo. Il magnesio è la “scintilla” che accende l’energia fisica e mentale, entra nella composizione di trecento enzimi e ha un ruolo addirittura nell’ansia, dal momento che interviene nella sintesi della serotonina, l’ormone del benessere. Purtroppo, spesso siamo carenti di questo minerale: gli studi rivelano che addirittura sette italiani su dieci soffrono di carenze di magnesio. Le cause? Le tecniche di agricoltura e produzione industriale, in particolare la raffinazione dei cereali, depauperano il cibo di questo minerale. In più, diete ricche di proteine e grassi saturi, alcolici e zuccheri in eccesso inibiscono l’assorbimento del magnesio. Lo stress, infine, “brucia” letteralmente questo minerale le cui scorte nell’organismo sono in genere esigue.
Quando con la sola dieta ed uno stile di vita sano non si riesce ad assumere il giusto quantitativo di magnesio, una possibilità è di integrarlo con un supplemento, soprattutto se si attraversa un periodo di forte stress e superlavoro intellettivo, in preparazione di esami o competizioni sportive e durante la convalescenza, per riprendersi più in fretta. Il magnesio è molto importante per le donne: previene crampi e cali di energia in gravidanza o allattamento ed è utile anche per i fastidi correlati alla sindrome premestruale. Nella scelta dell’integratore di magnesio è importante osservare il tipo di magnesio presente nella formula. Quelli organici come il glicerofosfato sono preferibili perché caratterizzati da maggiore biodisponibilità. Meglio ancora, se il magnesio è accompagnato da vitamine del gruppo B che ne potenziano l’azione e altre sostanze antiossidanti.
Se ci si sente stanchi, nervosi e si vuole ritrovare l’energia, c’è Nutri’Fatica, l’integratore di Boiron a base di magnesio. Con la sua formula completa, Nutri’Fatica apporta l’80 per cento della quantità di magnesio raccomandata quotidianamente (300 mg al giorno), oltre alle vitamine del gruppo B e la vitamina PP (che contribuiscono alla riduzione della stanchezza e dell’affaticamento, oltre al normale funzionamento del sistema nervoso e della funzione psicologica), la vitamina E e il selenio, preziosi antiossidanti. Inoltre, combinando i sali di glicerofosfato e carbonato, Nutri’Fatica assicura un assorbimento ottimale di magnesio e un’elevata tollerabilità intestinale.
Nutri’Fatica, con il suo formato da 80 compresse, assicura un ciclo di trattamento completo. Per gli adulti si consiglia l’assunzione di due compresse due volte al giorno, per gli adolescenti una compressa due volte al giorno, da assumere con un po’ d’acqua, preferibilmente dopo colazione e dopo cena, rinnovando il ciclo di trattamento qualora necessario.
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