Fino al 24 marzo sono aperte le iscrizioni a Fineco Impact, la challenge che premia i progetti sostenibili che coinvolgono territori e comunità locali.
Le startup a impatto sociale e ambientale in Italia crescono più delle altre
Social innovation monitor individua 486 startup a impatto sociale e ambientale in Italia, un numero che cresce del 28 per cento in un anno.
- Alla fine del 2021 in Italia si contavano 486 startup a significativo impatto sociale certificate: un dato che cresce del 28 per cento in un anno, oltre il doppio dell’incremento medio (12 per cento) delle altre startup.
- Questi e altri dati sono contenuti nel nuovo report redatto da Social innovation monitor (Sim).
Nel nostro paese continua inesorabile l’ascesa delle startup a impatto sociale e ambientale. Che iniziano a emergere non solo per la propria mission positiva, ma anche per la capacità di ottenere risultati economici rilevanti. Ciò nonostante un quadro macroeconomico decisamente complesso segnato da oltre due anni di pandemia, da un’inflazione a livelli record e dalla crisi energetica. Dall’ultimo report sulle startup a significativo impatto sociale e ambientale in Italia curato dal team di ricerca Social innovation monitor (Sim) emerge un quadro decisamente positivo sullo stato di salute di queste imprese.
Società benefit, Siavs, B Corp: quali sono le differenze
Le startup a significativo impatto sociale e ambientale hanno come obiettivo primario il miglioramento della società in cui viviamo; a fronte di un interesse crescente verso questo tipo di imprese e alla nascita di forme giuridiche che le regolano, il team di ricerca Sim – con base al dipartimento di Ingegneria gestionale e della produzione del Politecnico di Torino – ha voluto contribuire con il suo report alla comprensione del fenomeno. Alla fine del 2021, nel nostro paese si contavano 486 startup a significativo impatto sociale certificate: un dato in crescita del 28 per cento in un anno, oltre il doppio dell’incremento medio (12 per cento) delle altre startup.
Un evidente segno di vitalità emerso soprattutto nella forma della società benefit, che ha segnato un +143 per cento rispetto al 2020; ad oggi le società benefit rappresentano il 64 per cento delle startup a impatto sociale e ambientale del campione, merito anche degli incentivi statali stanziati per l’assunzione di questa forma giuridica. Il nostro ordinamento ha introdotto anche le startup innovative a vocazione sociale (Siavs), mentre la terza forma preminente – B Corp – è certificata da un ente privato internazionale (B Lab).
La Lombardia fa la parte del leone
Le startup a significativo impatto sociale e ambientale impiegano mediamente 1,4 dipendenti, rispetto agli 1,3 occupati delle altre realtà simili; a livello di ricavi medi (128mila euro) non si osservano invece differenze rilevanti. Come spiega Paolo Landoni, direttore scientifico della ricerca, “è incoraggiante vedere che non solo sta crescendo il numero di startup che esplicitano un loro impegno per la società e l’ambiente, ma che questa crescita è superiore a quella delle startup innovative in generale. Inoltre ci sembra stia aumentando, anche grazie al nostro contribuito informativo negli ultimi anni, la consapevolezza dell’esistenza e delle caratteristiche di queste forme di impresa ibrida all’interno dell’ecosistema imprenditoriale italiano”.
Per quanto riguarda la collocazione geografica, è il nord-ovest a farla da padrone e in particolare la Lombardia, si tratti di società benefit, Siavs o B Corp. Una fotografia che si ripropone anche allargando il campo a tutte le startup innovative: delle 12.688 operative in Italia alla fine del 2021, oltre la metà ha sede al nord (54,4 per cento), il 21,2 per cento si trova nelle regioni centrali e il 24,4 per cento al sud e nelle isole. Dati che testimoniano da un lato l’ottimo lavoro svolto dalla Lombardia, e dall’altro lato l’importanza per gran parte delle altre regioni di mettere in campo politiche e strategie che consentano di aumentare la propria attrattività.
Impatto sociale e risultati economici: le startup più virtuose
Anche perché, emerge ancora dalla ricerca, insieme all’impatto sociale positivo di queste realtà crescono anche i risultati economici. Lo studio Sim ha individuato le 23 startup a significativo impatto sociale e ambientale che si sono distinte particolarmente in termini di ricavi, numero di dipendenti e finanziamenti ricevuti. Tra queste figura Energy Dome che ha sviluppato una tecnologia basata sull’utilizzo della CO2 per lo stoccaggio di grandi quantitativi di energia elettrica: ai 13,5 milioni di finanziamenti raccolti a fine 2021 se ne sono aggiunti altri 10 nei primi mesi dell’anno in corso.
Un grande balzo in avanti l’ha mosso xFarm che opera nell’ambito agritech: sono già 16 i milioni raccolti nel 2022, che si aggiungono ai 3 dello scorso anno. E ancora Bit Mobility, specializzata nella mobilità elettrica in sharing, conta ben 87 dipendenti e nel 2021 è arrivata a superare la soglia sul valore della produzione prevista per le startup innovative, raggiungendo ricavi superiori a 5 milioni. Nell’estate del 2022 ha concluso un round di investimenti da 17 milioni di euro anche Unobravo, la piattaforma digitale che si propone di rendere più accessibile la psicoterapia. Attraverso un algoritmo di matching proprietario, infatti, consiglia a ciascun utente il terapeuta più adatto alle sue esigenze. Un servizio che sarà ampliato, in Italia e all’estero, grazie ai nuovi capitali raccolti.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Vincenzo Di Salvo, commercialista, ci guida alla scoperta degli aspetti fiscali e amministrativi e delle numerose agevolazioni per startup.
Viceversa ha portato in Italia il revenue based financing, cioè il finanziamento delle startup basato sul fatturato: “Scommettiamo sulla loro crescita condividendo i rischi”.
Le professioni tradizionali si evolvono, integrando competenze sostenibili. Il Fondo nuove competenze 2024 offre un supporto finanziario essenziale alle imprese italiane, promuovendo l’aggiornamento delle competenze digitali ed ecologiche per rimanere competitive.
Il corposo rapporto consegnato da Mario Draghi su competitività ed economia sembra far primeggiare innanzitutto le necessità delle imprese.
Abbiamo intervistato Paolo Landoni, professore universitario, mentor di startup e fondatore della community Social innovation teams (Sit).
L’Italia si dimostra un paese con grandi potenzialità a livello di imprenditoria sociale e ambientale. Grazie anche alle startup innovative.
Le startup con una vocazione sostenibile sono sempre di più. Questa dimensione diventa quindi dirimente anche per gli incubatori che le aiutano a crescere.
Un ritratto dei business angel italiani, tra spirito imprenditoriale e attenzione alla sostenibilità
In Italia ci sono poco più di 1.200 business angel, imprenditori esperti che mettono le loro risorse a disposizione delle imprese che stanno nascendo. Abbiamo intervistato una di loro, Anna Maria Siccardi.