La salute mentale serve quanto quella fisica, fattelo dire da Unobravo

Unobravo abbatte lo stigma sui temi di salute mentale attraverso una piattaforma digitale che trova lo psicologo più adatto con un algoritmo di matching.

Tutti (o quasi) almeno una volta nella vita siamo stati invitati a “farci vedere da uno bravo”. Ebbene, coloro che a suo tempo ce lo augurarono oggi sarebbero felici di sapere che trovare uno bravo è possibile. Lo è perché nel 2019 Danila De Stefano, con l’aiuto di Corena Pezzella, Valeria Fiorenza Perris e Gregorio Maria Diodovich, ha fondato una startup che si chiama proprio così: Unobravo.

L’obiettivo era quello di abbattere lo stigma sui temi di salute mentale e creare un mondo in cui andare dallo psicologo sia considerato normale. E lo fa offrendo un percorso di terapia online che seleziona lo psicologo più adatto all’utente grazie a un innovativo algoritmo di matching.

Psicologi
Da sinistra: Valeria Fiorenza Perris, Corena Pezzella, Danila De Stefano, Gregorio Maria Diodovich

Come nasce Unobravo

28 anni, napoletana, inserita tra gli under 30 2021 di Forbes Italia nella categoria Healthcare, De Stefano ha cominciato a pensare a Unobravo durante un’esperienza lavorativa nel Regno Unito: da expat si è ben presto resa conto di quanto fosse difficile per gli italiani residenti all’estero trovare uno psicologo con cui parlare in italiano, senza aspettare tempi interminabili e pagare costi inaccessibili. Da qui l’idea di promuoversi come psicologa online per essere di supporto ai connazionali espatriati.

Ma la richiesta è stata talmente alta che sarebbe stato impossibile per De Stefano farvi fronte da sola. È arrivato così il salto imprenditoriale: a fine 2019 è stato costituito un primo team di nove psicologi e un nuovo sito web, appunto Unobravo, che è diventato rapidamente un punto di riferimento nella vita delle persone non solo all’estero, ma anche e soprattutto – complice la pandemia da Covid-19 – tra gli italiani in Italia.

Il tutto grazie all’affidabilità e alla competenza degli oltre 800 terapeuti attivi della startup, caratterizzati da diverse specializzazioni, che devono affrontare un rigido processo di selezione, e alla facilità di accesso al servizio, che si basa su un algoritmo di matching proprietario, che permette di abbinare ogni paziente allo psicologo adatto alle sue esigenze. Come? Con un questionario attraverso cui l’utente viene indirizzato verso il terapeuta migliore per sé per poi, eventualmente, prenotare un primo colloquio gratuito e senza impegno. Se poi decide di continuare con la terapia, le sedute individuali hanno un costo di 45 euro, quelle di coppia 55.

Unobravo
Unobravo abbatte lo stigma sui temi di salute mentale © Unobravo

Uno sguardo al futuro

Dopo aver già allargato il proprio mercato a quello spagnolo, Unobravo guarda al settore privato: i prossimi dodici mesi vedranno l’azienda impegnata nella creazione e promozione di network e sinergie con privati, per la diffusione di una cultura del benessere aziendale che passi dalla salute mentale dell’intera organizzazione. Non solo terapia one-to-one ma Unobravo offre supporto anche nella formazione dei propri dipendenti, per la gestione dei conflitti e per tutte le tematiche relative al work life balance e allo stress da lavoro. Nella speranza che occuparsi della salute mentale sembrerà normale tanto quanto occuparsi di quella fisica.

Un approccio che convince e fa incetta di riconoscimenti. Nel 2021 Unobravo ha inanellato una serie di vittorie all’iniziativa Forti Insieme, promossa da Pantene e Chiara Ferragni per sostenere le donne imprenditrici, alla startup competition WomenX Impact, al programma UniCredit Startlab (per la categoria Impact innovation) e si è aggiudicata la menzione speciale extra premio di Pink-Digital Agency. Nell’estate del 2022 la startup ha chiuso un round di investimenti da 17 milioni di euro, guidato dalla società statunitense di venture capital e private equity Insight Partners. Nell’autunno 2022 Danila Di Stefano è stata premiata con il Giuliana Bertin communication award 2022 e anche alla 25esima edizione del premio Ey L’imprenditore dell’anno, nella categoria Startup.

 

Articolo pubblicato il 15 settembre 2021 e aggiornato il 24 novembre 2022

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