Il testo prevede sanzioni per i giudici della Corte penale internazionale che hanno chiesto l’arresto di ufficiali israeliani. Difficilmente verrà approvato dal Senato.
La Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti prende posizione contro la Corte penale internazionale. L’iniziativa arriva dopo il mandato di arresto emesso dal tribunale dell’Aia contro il premier israeliano Benjamin Netanyahu e altri membri del governo, per il massacro in corso nella Striscia di Gaza.
Il disegno di legge mira a impedire l’ingresso negli Stati Uniti dei giudici implicati nella sentenza contro Israele e a bloccare loro eventuali transazioni finanziarie nel paese. La Camera dei rappresentanti è guidata dai Repubblicani e questo ha favorito l’approvazione del testo, nonostante anche deputati Democratici si siano espressi a favore. Difficilmente però verrà approvato anche dal Senato.
A maggio la Corte penale internazionale ha chiesto l’arresto del primo ministro di Israele Benjamin Netanyahu, del ministro della Difesa Yoav Gallant e dei leader di Hamas. “Ho motivi ragionevoli di credere che ci siano responsabilità penali di crimini di guerra e di crimini contro l’umanità”, ha sottolineato il procuratore della Corte penale internazionale, Karim Khan.
Le autorità israeliane hanno bollato la sentenza come “antisemita” e hanno respinto le accuse al mittente, mentre dagli Stati Uniti il presidente Joe Biden ha detto che non si può in alcun modo mettere sullo stesso piano Hamas e Israele. Ora però dall’ala Repubblicana statunitense è arrivata un’iniziativa legislativa che va oltre la condanna verbale della sentenza della Corte penale internazionale.
La Camera dei rappresentanti, guidata dai repubblicani, ha approvato un disegno di legge che vuole punire i giudici del tribunale dell’Aia che hanno chiesto l’arresto degli ufficiali di governo israeliani.
Il testo prevede una serie di limitazioni per quanto riguarda la concessioni dei visti per entrare negli Stati Uniti, oltre che sanzioni economiche. A favore hanno votato 247 deputati: tutti i Repubblicani, a parte due che hanno votato “presente”. E 42 Democratici. I contrari sono stati 155. “La Corte penale internazionale deve essere punita per quello che ha fatto”, ha sottolineato Mike Johnson, portavoce dei Repubblicani alla Camera dei rappresentanti.
Perché il testo diventi legge serve però l’approvazione del Senato. Ed è molto difficile che avvenga, dopo che anche il presidente Joe Biden ha criticato il disegno di legge.
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