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Come i cambiamenti climatici stanno trasformando lo sport, ma soprattutto il destino olimpico di molte atlete e atleti solo per la loro provenienza geografica.
Tac è la piattaforma che digitalizza i documenti cartacei, con vantaggi tangibili per l’ambiente e l’efficienza aziendale.
L’Italia è fra i maggiori utilizzatori di carta al mondo: secondo le stime di Greenpeace, ogni nostro connazionale ne consuma in media 200 chilogrammi all’anno, che equivalgono a circa 80 risme di fogli A4. Un vero e proprio spreco di alberi, acqua ed elettricità, tutte risorse preziosissime. Le aziende che intendono ridurre l’impiego di carta – di conseguenza il proprio impatto ambientale – possono affidarsi a Tac, una startup che permette di digitalizzare biglietti da visita, brochure e documenti.
Ancora oggi, molte aziende continuano a stampare dépliant, cataloghi, opuscoli, biglietti da visita e documenti di vario tipo, certe che si tratti di strumenti necessari internamente e soprattutto esternamente, per farsi conoscere e raggiungere clienti, fornitori e partner. Nella realtà dei fatti, invece, spesso questi materiali vanno persi o finiscono nella spazzatura, traducendosi in un grande spreco di carta. Un cattivo uso di risorse che Riccardo Angioli e Roberto Sfoglietta hanno deciso di migliorare, fondando Tac, acronimo di Touch and contact, una startup che aiuta le imprese a restare al passo con i tempi, abbandonando i materiali cartacei ormai obsoleti e digitalizzando la propria comunicazione. Tutto questo, in chiave sostenibile.
Tac è la piattaforma disponibile in App iOS, Android e webapp che attinge alle banche dati aziendali e crea profili certificati per ogni dipendente: biglietti da visita digitali, eleganti, immediati e d’impatto, che contengono informazioni personali, link ai profili social e foto. Essi sono inseriti all’interno di smart card personalizzabili a livello di contenuti e grafica, ossia dispositivi hardware simili a carte di credito. Ai profili personali è possibile collegare anche qualsiasi informazione, documento e link si desideri. Il risparmio è anche in termini di tempo, perché basta aggiornare i file digitali per modificare le informazioni. Per recuperare i dati, inoltre, non c’è più bisogno di lunghe e noiose ricerche d’archivio.
I dati digitali contenuti nella smart card sono facilmente accessibili e condivisibili tramite link, app o scan del QR Code. In occasione di una riunione o un evento, due utenti Tac possono scambiarsi profili e informazioni anche semplicemente avvicinando i loro smartphone: il “tac” è proprio il match tra due cellulari che permette lo scambio.
L’impresa ha a disposizione un cruscotto aziendale, raggiungibile tramite app, che contiene il profilo di ogni collaboratore e che consente una migliore gestione, analisi e supervisione dei contatti e dei processi. Tramite questo strumento è possibile analizzare l’efficienza aziendale, l’impatto ambientale e tutte le relazioni (pubbliche, commerciali e istituzionali) con aziende, partner, fornitori terzi. Tutte le informazioni sono salvate in cloud e sincronizzate tra smartphone, tablet e web in tempo reale.
Le soluzioni offerte dalla startup innovativa Tac sono tre volte sostenibili. Innanzitutto, perché consentono di ridurre l’uso della carta e di ottimizzare l’impiego delle risorse. Ciascun utente può controllare in qualsiasi momento quanta carta ha risparmiato e quanti alberi ha salvato. In secondo luogo, perché le smart card sono in Petg, una termoplastica che può essere riciclata al 100 per cento. Infine, perché, grazie alla partnership con l’organizzazione TreeNation, si pianta un albero per ogni dipendente che adotta Tac.
Proprio per le sue soluzioni di digitalizzazione ecosostenibili, Tac fa parte di LifeGate Way, l’ecosistema che supporta e connette startup naturalmente sostenibili, accomunate dal desiderio di cambiare il mondo, nel pieno rispetto delle comunità e del pianeta.
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