
Usa, raggiunto un primo accordo (al ribasso) sul controllo delle armi
La Camera statunitense ha votato un pacchetto sul controllo delle armi. Una mossa prettamente politica, perché difficilmente diventerà legge.
La Camera statunitense ha votato un pacchetto sul controllo delle armi. Una mossa prettamente politica, perché difficilmente diventerà legge.
Martedì 24 maggio c’è stata una sparatoria in una scuola elementare in Texas, la 27esima dall’inizio dell’anno e la più grave nella storia dello stato.
La guerra in Ucraina ha rilanciato un dibattito su armi, diritto alla difesa e pacifismo. La finanza etica punta su dialogo e lungimiranza.
Nella guerra in Ucraina in molti hanno denunciato l’uso di armi non convenzionali: è il caso delle bombe a grappolo e di quelle termobariche.
Mentre gli Usa inviano soldati in Europa e la Russia rafforza l’addestramento militare, la crisi in Ucraina è sempre più lontana dalla soluzione.
L’accusa sostiene che le armi prodotte negli Usa favoriscano il dilagare della violenza in Messico, con il benestare delle compagnie.
In Texas nuove leggi consentono di comprare armi con estrema facilità e impediscono gli aborti oltre la sesta settimana di gravidanza.
Dopo le ultime stragi, la nuova amministrazione statunitense avanza le prime proposte per il controllo delle armi, ma il problema è complesso e divisivo.
Decisione storica del governo italiano: vietate le esportazioni di armi utilizzate da Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti nella guerra nello Yemen.
L’amministrazione di Donald Trump ha riunito militari e scienziati alla Casa Bianca con l’obiettivo di valutare la ripresa dei test sulle armi nucleari.