
La Francia vieta, in parte, le pubblicità delle fonti fossili
In Francia è entrato in vigore un divieto di pubblicità per le fonti fossili, che però prevede deroghe ed esenzioni criticate dalle ong ecologiste.
In Francia è entrato in vigore un divieto di pubblicità per le fonti fossili, che però prevede deroghe ed esenzioni criticate dalle ong ecologiste.
Le banche straniere stanno finanziando i progetti di estrazione di combustibili fossili in Russia. Per far finire la guerra devono invertire la rotta.
L’attivista ugandese Patience Nabukalu è stata a Torino per il meeting europeo dei Fridays for future: “Il nord del mondo ci ascolti, perché dipende da noi”.
Dal 1970 in poi, gli stati produttori di petrolio e le società del comparto oil&gas hanno raggiunto un totale di 52mila miliardi di dollari di profitti.
“Ipocrita” chiedere ai Paesi UE di non usare i combustibili fossili per riscaldare le abitazioni e muovere l’industria, afferma Timmermans. Transizione energetica in pausa ma non c’è da perdere la speranza.
Sono state definite bombe climatiche: progetti devastanti in termini di emissioni di CO2. A sfruttarli, i soliti noti. Inclusa l’italiana Eni.
Si chiama Caroline Dennett e ha annunciato di aver interrotto il suo rapporto di lavoro con Shell perché la compagnia ignora i rischi ambientali.
Le compagnie petrolifere fanno grandi affari grazie all’instabilità del mercato e alla guerra. E i progetti di estrazione continuano ad aumentare.
Gli Stati Uniti stabiliscono nuovi equilibri energetici con la fornitura all’UE di greggio e gnl. In Italia parte la corsa ai rigassificatori ma resta la voglia di rinnovabili.
Ogni anno si spendono almeno 1.800 miliardi di dollari in sussidi dannosi per l’ambiente che causano la distruzione di ecosistemi e l’estinzione di specie.