Impennata delle rinnovabili nel 2015: +8,3 per cento di capacità produttiva
La costruzione di nuovi impianti basati su fonti rinnovabili ha consentito di aumentare dell‘8,3 per cento la capacità produttiva in un solo anno.
La costruzione di nuovi impianti basati su fonti rinnovabili ha consentito di aumentare dell‘8,3 per cento la capacità produttiva in un solo anno.
Con 286 miliardi di dollari, il 2015 è stato l’anno delle rinnovabili. Segno che, nonostante il calo del prezzo delle fossili, la transizione è iniziata.
La norvegese Statoil installerà gigantesche batterie collegate ad un parco eolico in Scozia, per risolvere il problema dell’intermittenza del vento.
La città di Garowe, capoluogo della regione del Puntland, nel nord della Somalia, si illumina anche grazie all’energia prodotta dal sole e dal vento. Una piccola rivoluzione resa possibile dall’inaugurazione di una centrale elettrica ibrida realizzata dall’italiana Elvi, controllata del gruppo italo-francese Electro power systems (Eps), operante nel settore dell’energia sostenibile e nella realizzazione di
L’autobus, nato in Lituania, oltre a sfruttare l’energia eolica, utilizza materiali tecnologici dando vita a un mezzo concepito per migliorare l’ambiente urbano.
Solare, eolico, idroelettrico, biomasse. Fonti che hanno permesso all’Italia di mantenere gli impegni presi in Ue e raggiungere gli obiettivi per il 2020.
Il 2015 è stato l’anno dei record per l’eolico, confermando di essere una delle fonti rinnovabili più promettenti. Soddisfatta il 12 per cento della domanda di elettricità.
Stabilito un nuovo record nel mondo dell’eolico, questa volta in Scozia. Nel frattempo gli investimenti nelle rinnovabili continuano a crescere.
Un record dopo l’altro. La Danimarca è già ai vertici di tutte le classifiche dedicate alla sostenibilità, ambientale e sociale. Ma non si accontenta e, anno dopo anno, aumenta l’ambizione per cercare di continuare a fungere da esempio, ma soprattutto da stimolo, per gli altri paesi. Anche nel 2015 l’energia rinnovabile prodotta grazie al vento
Perfezionato in extremis, l’Accordo di Parigi definisce un piano globale affinché venga limitato l’aumento delle temperature ben al di sotto dei 2 gradi. Ora il mondo deve metterlo in pratica.