Mascherine e guanti ritrovati in 7 grandi fiumi europei
Le mascherine e i guanti usa e getta utilizzati durante la pandemia di coronavirus sono stati ritrovati sulle rive dei fiumi, mettendo a rischio la sicurezza delle acque.
Le mascherine e i guanti usa e getta utilizzati durante la pandemia di coronavirus sono stati ritrovati sulle rive dei fiumi, mettendo a rischio la sicurezza delle acque.
Una perdita di acque reflue in un impianto francese al confine con il Belgio ha provocato la morte di tonnellate di pesci.
La quarantena ha reso limpido il fiume Sarno, permettendo di stilare un quadro per controlli futuri. Il commento del ministro dell’Ambiente su come affrontare le criticità dell’area.
Dighe e cambiamenti climatici prosciugano il Mekong: così vanno in rovina migliaia di ettari di risaie e frutteti, con gravi conseguenze per la popolazione.
Grazie alle loro abilità ingegneristiche i castori proteggono gli insediamenti umani da alluvioni e inquinamento e creano un paradiso per la fauna selvatica.
Il pesce spatola cinese, enorme e antichissimo pesce d’acqua dolce, non veniva avvistato dal 2003. È stato dichiarato ufficialmente estinto nel 2020.
Dal 2021, e per i successivi dieci anni, entrerà in vigore la moratoria per proteggere il fiume, svuotato dalla pesca eccessiva.
Le dighe sono state rimosse dai fiumi Cogilnik e Sarata, nell’ambito di un ampio progetto di rewilding.
Il sangue di migliaia di maiali, macellati per fermare la diffusione della peste suina africana, ha rischiato di contaminare un’importante fonte d’acqua potabile.
L’obiettivo della ong olandese è ripulire dalla plastica i mille fiumi più inquinati al mondo entro la fine del 2025.