
India, il governo pronto a colpire milioni di indigeni che vivono nelle foreste
La Corte suprema dell’India potrebbe confermare l’espulsione di quasi 8 milioni di persone che si sono viste rifiutare il riconoscimento dei diritti territoriali.
La Corte suprema dell’India potrebbe confermare l’espulsione di quasi 8 milioni di persone che si sono viste rifiutare il riconoscimento dei diritti territoriali.
Giunge alla 19esima edizione Lo spirito del pianeta, il festival dei popoli indigeni, delle etnie e dei gruppi etnici in corso a Chiuduno (BG).
Gli indigeni australiani, minacciati dal clima, chiedono alle Nazioni Unite di far rispettare i diritti umani. È la prima battaglia legale al mondo di questo tipo.
Gli indigeni Waorani hanno portato in tribunale il governo dell’Ecuador che voleva vendere 200mila ettari di Amazzonia all’industria petrolifera. Hanno vinto creando un precedente storico per i diritti di tutti i popoli indigeni.
I leader delle comunità Oromo hanno convinto la loro gente a smettere di cacciare l’alcelafo di Swayne, scongiurandone la scomparsa.
L’uomo, alla guida di un movimento per la rivendicazione delle terre indigene nella provincia Puntarenas, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco.
L’obiettivo della spedizione, che si svolgerà nell’Amazzonia ecuadoriana, è di analizzare e mappare gli impatti socio-ambientali del gas flaring.
La Corte suprema indiana ha ordinato l’espulsione dalle loro terre ancestrali di quasi 8 milioni di persone che vivono nella foresta.
Il governo peruviano ha inviato forze militari a Madre de Dios, area nota per la sua biodiversità e per le tribù incontattate, minacciata dai cercatori d’oro.
Il popolo Cofán ha vinto la propria battaglia contro una compagnia mineraria che lo scorso anno aveva avviato i lavori nella loro terra senza consultarli.