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Greenpeace applaude l’impegno della multinazionale, che promette di tagliare il traguardo della deforestazione zero, ottenuto dopo anni di pressione.
Le foreste dell’Indonesia ospitano una ricca biodiversità, qui trovano riparo specie minacciate come l’orango e il rinoceronte di Giava. Gli alberi inoltre immagazzinano una quantità di carbonio che supera di un terzo quella trattenuta nell’atmosfera a livello globale, tuttavia la deforestazione per ottenere la cellulosa e per l’espansione delle piantagioni di palma da olio ha provocato gravi danni agli ecosistemi.
Sempre più imprese, in seguito alle pressioni delle associazioni ambientaliste, si stanno rendendo conto del disastro e stanno cercando di invertire la tendenza. Asia Pacific Resources International Ltd (April), uno dei maggiori produttori al mondo di pasta di cellulosa e carta, ha annunciato il suo impegno di mettere fine alla deforestazione, come parte di un nuovo piano di gestione forestale sostenibile.
Il disboscamento rappresenta in Indonesia una delle principali cause di emissioni di gas serra. Il gruppo Royal Golden Eagle, cui appartiene April, ha anche annunciato che le nuove politiche di sostenibilità saranno messe in pratica anche da tutte le altre società del gruppo.
“La nuova politica di April rappresenta una grande notizia per l’intero settore – ha dichiarato Amy Moas, responsabile della Campagna foreste di Greenpeace – al pari dell’impegno di Asia Pulp & Paper (App) assunto nel 2013, oggi oltre l’80 per cento del settore della cellulosa in Indonesia si è impegnato a fermare la distruzione delle foreste pluviali, questo comporterà notevoli benefici per il clima”.
La società indonesiana ha adottato una serie di nuove misure di conservazione per proteggere le aree forestali di cui detiene le concessioni e ha istituito un gruppo di esperti la corretta gestione delle torbiere, che secondo le stime conterrebbero sessanta miliardi di tonnellate di carbonio, per ridurre le emissioni di gas serra.
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