
Milano, Levissima realizza una nuova area fitness sostenibile
Gli attrezzi per esercizi della nuova area fitness, situata all’interno di Parco Sempione, sono realizzati in plastica riciclata.
Gli attrezzi per esercizi della nuova area fitness, situata all’interno di Parco Sempione, sono realizzati in plastica riciclata.
Formaggini di capra da gustare direttamente nell’alpe, passerelle artificiali per camminare lì dove c’era un ghiacciaio e un’escursione per vedere l’acqua che fa capitombolo.
Pierfrancesco Maran, assessore a Urbanistica, Verde e Agricoltura del Comune di Milano ha partecipato a Seeds&Chips 2019. Gli abbiamo chiesto qual è la food policy della città, che sta diventando sempre più verde e inclusiva.
Sotto Atene scorre il fiume Ilisso, sepolto dal cemento da quasi un secolo, ora l’obiettivo della città è “liberare” il fiume e farne un parco.
Il Parco nazionale Patagonia, in Cile, è stato ufficializzato dal nuovo governo con 304.527 ettari di terra protetti. 5.000 in meno rispetto alle promesse del governo precedente, proprio in un’area dove si vuole portare avanti un progetto per l’estrazione di oro e argento.
Con un patrimonio di oltre 3mila parchi, 1.500 siti d’importanza per la conservazione della natura, quattro milioni di giardini privati e quattro riserve naturali, Londra diventerà la prima “National park city” britannica entro il 2019. Un tour tra i suo angoli verdi più suggestivi e curiosi.
Abbiamo pensato a un’idea romantica per San Valentino (che no, non è Venezia), ai luoghi naturalistici più belli dalle Dolomiti al Po passando per i Colli Euganei e, infine, a una proposta per chi ama l’arte. Ecco il Veneto da scoprire in cinque itinerari.
Nasce in Svezia e ha sempre più successo questa attività a metà tra lo sport e la cura dei luoghi che ci circondano. Un modo salutare, divertente e social di impegnarsi concretamente per l’ambiente.
Crescono più velocemente e assorbono più CO2. Gli alberi del parco più famoso del mondo nascondono un segreto incredibile: lo ha scoperto a New York un gruppo di ricercatori.
La scorsa estate le fiamme hanno bruciato le montagne dell’Abruzzo per settimane. Le ferite di quella stagione sono ancora visibili, ecco cosa è rimasto oggi.