Con Raimondo Orsini, direttore della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, abbiamo esplorato i temi chiave degli Stati generali della green economy 2024 il 5 e 6 novembre.
Atene vuole riportare alla luce il leggendario fiume Ilisso
Sotto Atene scorre il fiume Ilisso, sepolto dal cemento da quasi un secolo, ora l’obiettivo della città è “liberare” il fiume e farne un parco.
Il fiume Ilisso di Atene, piccolo corso d’acqua che nasce sulle pendici nord-occidentali dell’Imetto, era considerato sacro dagli antichi greci. Prende il nome da Ilissos, che era una divinità fluviale, un semidio figlio di Poseidone e Demetra. Si credeva inoltre che le nove muse, figlie di Zeus, vivessero sulle sue sponde e su quelle stesse rive, nel famoso trattato di Platone, Fedro, Socrate e Fedro discussero sull’essenza della vita. Oggi il fiume Ilisso sembra quasi non esistere più, interrato e coperto dal cemento in concomitanza con l’espansione urbana della capitale greca.
La nascita di un parco
Negli anni Trenta del secolo scorso il fiume fu sepolto e sopra di esso fu costruita una linea di tram. Lo scorso ottobre la tranvia, a causa della scarsa manutenzione e di alcuni danni strutturali che interessano un tunnel, è stata chiusa. Athens Anaplasis, società nata con l’obiettivo di attuare un progetto di rigenerazione metropolitana di Atene per migliorare la vita quotidiana dei residenti, promuovendo la coesione sociale e lo sviluppo finanziario, ha suggerito di deviare altrove la linea, abbattere il tunnel e riportare alla luce il fiume Ilisso, valorizzandolo con l’istituzione di un parco fluviale.
Atene come New York
L’obiettivo sarebbe quello di rendere Atene un po’ più verde, vista la cronica scarsità di aree verdi in città. L’idea, ha spiegato al quotidiano britannico The Telegraph Katerina Christoforaki, urbanista di Athens Anaplasis, è quella di creare un parco simile all’High Line park di New York, percorso ricco di vegetazione realizzato su una sezione in disuso della ferrovia sopraelevata, che oggi ospita oltre duecento differenti specie di piante e attira numerosi visitatori. Il percorso che costeggia il fiume Ilisso condurrebbe dall’Acropoli al museo di Arte moderna, proprio nel cuore della città, creando una nuova connessione pedonale tra due importanti destinazioni turistiche.
Il futuro del progetto
Il progetto, che prevede la creazione di due fasce di vegetazione lungo entrambe le sponde del fiume, ha riscosso il sostegno del governo greco, ma richiederà tempo per essere attuato. Sono appena iniziati gli studi di fattibilità e secondo Katerina Christoforaki “sarà completato entro un decennio. È qualcosa che crediamo che la maggior parte degli ateniesi vorrebbe vedere”. La maggior parte delle grandi città europee è attraversata da fiumi, da Vienna a Budapest, da Roma ad Amsterdam, che fin dall’antichità ne hanno segnato la storia e il territorio. Il progetto di restauro del fiume Ilisso restituirà ad Atene il proprio fiume, con le sue storie e le sue leggende.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Entro il 2025, 40 porti italiani saranno dotati di spugne per assorbire gli oli. Si inizia da cinque tappe simboliche: Napoli, Messina, Brindisi, Ravenna e Trieste.
Una stretta opera di sorveglianza anti-bracconaggio ha dato i suoi frutti: il parco nazionale di Kaziranga ha quasi azzerato le uccisioni di rinoceronti.
A Palazzo Bovara apre al pubblico una tre giorni di confronto e conoscenza della moda sostenibile dal titolo Smart Closet.
Un aumento del 30% rispetto all’anno precedente, che risente anche delle conseguenze dei cambiamenti climatici.
Dall’11 al 13 ottobre a Parma c’è Fragile: il festival per trovare soluzioni e strategie per ridurre il nostro impatto sul pianeta.
Approvato quasi due anni fa, il regolamento sulla forestazione importata dovrebbe entrare in vigore il 31 dicembre. Ma in tanti chiedono una revisione.
È ormai inevitabile il superamento di un settimo “limite planetario” (su nove), legato al processo di acidificazione degli oceani.
Il territorio dell’Alta Murgia in Puglia è il dodicesimo geoparco proclamato dall’Unesco in Italia.