Il Perù decreta lo stato di emergenza per le proteste contro la rimozione dell’ex presidente
Da giorni migliaia di persone protestano in Perù per la rimozione e l’arresto del presidente Castillo. Finora ci sono stati otto morti.
Da giorni migliaia di persone protestano in Perù per la rimozione e l’arresto del presidente Castillo. Finora ci sono stati otto morti.
In Mongolia la corruzione è definita “endemica” dalle ong. E le proteste nel paese sono sempre più frequenti.
L’Iran annuncia l’abolizione della polizia morale, ma sono oltre 400 i morti in quasi tre mesi. Per le attiviste è solo una mossa del regime per resistere.
Una corte dell’Iran ha comminato la prima pena di morte per un manifestante delle proteste in corso. Migliaia di altre persone sono sotto processo.
Fiamme, spari ed esplosioni hanno causato diverse vittime nella prigione dei dissidenti di Evin. Intanto in Iran le proteste continuano.
Una corte militare ha comminato ad Aung San Suu Kyi altri tre anni di prigione per corruzione. Per gli osservatori indipendenti sono accuse infondate.
Dalla morte di Masha Amini le proteste in Iran non si sono mai fermate. E la repressione del regime ha colpito anche la cittadina italiana Alessia Piperno.
Il 16 settembre è morta Mahsa Amini, una donna 22enne in custodia della polizia religiosa. E l’Iran è sceso in piazza per protestare contro il regime.
Disattese le speranze di chi da mesi protesta nello Sri Lanka. L’elezione del nuovo presidente è nel segno della più totale continuità al potere.
Da diversi giorni l’Ecuador è scosso da profonde proteste contro la crisi economica e sociale. A guidarle sono le comunità indigene.