
Etiopia, le ragioni dei violenti scontri etnici costati la vita a 86 persone
Un militante molto popolare nella comunità oromo in Etiopia ha accusato il primo ministro Abiy Ahmed di aver ordito un complotto contro di lui.
Un militante molto popolare nella comunità oromo in Etiopia ha accusato il primo ministro Abiy Ahmed di aver ordito un complotto contro di lui.
Il primo ministro libanese Saad Hariri ha annunciato le sue dimissioni in diretta televisiva: “È il momento di fare qualcosa per ritrovare la stabilità del paese”.
Un giro del mondo fra le proteste. Per raccontare ciò che non viene detto: i manifestanti sono pacifici e lottano per una vita migliore, contro le disuguaglianze.
Siamo stati alla ribellione internazionale di Extinction Rebellion nel cuore del movimento, a Londra. Le testimonianze di alcuni dei suoi attivisti sono raccolte in un video che mostra la grande occupazione della città dal 7 al 20 ottobre.
Venerdì immensi cortei hanno attraversato le piazze del Cile. Si moltiplicano le richieste di spostare altrove la Conferenza mondiale sul clima Cop25.
Il numero di morti dopo i violenti scontri a Santiago del Cile è salito a 15. Il presidente Piñera tenta la (difficile) carta della conciliazione.
Da una settimana i libanesi scendono nelle piazze delle maggiori città del paese chiedendo le dimissioni del governo e riforme economiche. Le cause, spiegate.
Da Londra a Roma, da Sidney a Wellington, le strade di molte città del mondo sono state animate dalle pacifiche proteste dei manifestanti di Extinction Rebellion.
A Santiago del Cile migliaia in piazza contro l’aumento dei prezzi della metropolitana. Il governo ricorre ai militari: non accadeva dai tempi di Pinochet.
Il 14 ottobre la polizia ha iniziato a sgomberare i manifestanti in ogni area della città. Il movimento ambientalista si è opposto in sede legale al provvedimento, ora in esame presso la corte suprema.