
Mitigazione e adattamento, le due strade per affrontare i cambiamenti climatici
Dobbiamo fermare i cambiamenti climatici, e abbiamo due modi per farlo: le politiche di mitigazione e quelle di adattamento. Capiamo di cosa si tratta.
Dobbiamo fermare i cambiamenti climatici, e abbiamo due modi per farlo: le politiche di mitigazione e quelle di adattamento. Capiamo di cosa si tratta.
I cambiamenti climatici minacciano l’esistenza del ghiacciaio dell’Aletsch, il più grande delle Alpi. Solo noi possiamo riscrivere il suo destino.
Solo una revisione più ambiziosa della direttiva europea sulle rinnovabili con interventi incisivi su edilizia, industria e trasporti può rallentare in tempi brevi il riscaldamento globale.
In Texas gelo e neve hanno fatto decine di vittime. Mentre qualcuno incolpa le rinnovabili dei blackout, migliaia di tartarughe sono state tratte in salvo.
La scomparsa di squali e razze dipende soprattutto dalla pesca eccessiva. Il riscaldamento globale invece sta costringendo gli squali bianchi a migrare.
Uno studio indica che la zoonosi del coronavirus potrebbe essere stata favorita dalla moltiplicazione degli habitat nei quali proliferano i pipistrelli.
Gli scienziati credono che il declino di balene grigie e megattere derivi anche dalla scarsità di cibo provocata dall’aumento delle temperature oceaniche.
Il grido d’allarme sulla temperatura sempre più tropicale del Mediterraneo arriva da una ricerca del biologo dell’università di Vienna Paolo Albano.
Perché l’Italia è un hotspot della crisi climatica. Perché l’agricoltura ne è sia vittima che carnefice. Perché la soluzione è adattarci. Di tutto questo parliamo con Stefano Liberti, autore di Terra bruciata.
Il primo settore a essere danneggiato dai cambiamenti climatici è quello agricolo. Due coltivatori ci raccontano i danni subiti e i tentativi di contrastare il clima impazzito.