Dal 2027 le norme europee renderanno obbligatorio il passaporto digitale per quasi tutte le batterie dei veicoli elettrici: più attenzione all’ambiente e ai diritti umani.
Toyota Prius è l’auto ibrida più efficiente
A dirlo è la rivista statunitense Consumer Reports che ha effettuato test su strada. Con la media di 22 km/l è risultata la migliore di tutte, anche del modello precedente.
“Non solo risparmia più carburante della generazione precedente, ma supera di un gallone qualsiasi auto che abbiamo mai testato”: così esordisce l’articolo di Consumer Reports che racconta i risultati di un test effettuato sulla nuova Toyota Prius. Il consumo della vettura ibrida è di oltre 30 km/l con una prestazione di utilizzo motore elettrico in città per oltre il 60 per cento (fonte Toyota), meglio ancora di quanto registrato con il modello precedente. E meglio del record detenuto finora della Honda Insight.
Consumer Reports utilizza uno strumento di precisione per monitorare ogni millilitro di benzina consumato. “Il corpo più aerodinamico, un motore avaro di benzina e una trasmissione più efficiente”. Senza dimenticare la batteria che è più leggera e più veloce a immagazzinare e distribuire energia. Insomma, piccole modifiche, ma grandi miglioramenti in termini di consumi.
Buone notizie per l’ambiente e la mobilità dunque, e non sono le uniche. Lo scorso maggio Toyota e Lexus hanno registrato un nuovo record nella motorizzazione dell’ibrido in Italia: sono più di 100.000 le vetture Hybrid vendute nel nostro Paese dal lancio a oggi con le motorizzazioni che passano dal 35,4 per cento del 2015 al 42,1 per cento di quest’anno. Un successo ottenuto grazie soprattutto al lancio di Auris e Yaris Hybrid, ma come sottolineano da Toyota, se una vettura Hybrid è in grado di muoversi in città con zero emissioni e zero consumi per oltre il 50 per cento del tempo, l’ultima generazione del sistema ibrido montato sulla nuova Prius, è in grado di registrare performance che superano il 78 per cento.
E non sarà solo merito delle auto ecologiche (i fattori determinati vanno ricercati anche nel prezzo del carburante e nella tendenza al risparmio), ma sta di fatto che, secondo i dati del Centro Studi Promotor, la spesa degli italiani per i carburanti nel primo quadrimestre del 2016 si è ridotta di 2,4 miliardi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Di certo, come conferma la ricerca, le nuove tecnologie contribuiscono non poco a limitare l’utilizzo di benzina e gasolio: con la ripresa del mercato delle auto, i nuovi acquisti riguardano auto più avanzate di nuova generazione che consumano meno e auto ad alimentazione alternativa come ibride ed elettriche.
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