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Clima, l’industria del cemento deve cambiare in fretta
L’industria del cemento è troppo inquinante, tanto più alla luce dell’Accordo di Parigi. Se ci tiene ai suoi profitti, deve correre ai ripari.
L’industria del cemento è troppo inquinante, tanto più alla luce dell’Accordo di Parigi. Se ci tiene ai suoi profitti, deve correre ai ripari.
A pochi giorni dalla firma dell’accordo di Pargi, il Dalai Lama con i capi religiosi non hanno dubbi: “Prenderci cura della Terra è nostra responsabilità condivisa”.
Solo nel 2015 le 5 maggiori industrie petrolifere hanno impiegato il triplo delle risorse messe in campo dalla controparte per manipolare il dibattito sui cambiamenti climatici.
Il parlamento delle isole Fiji ha deciso all’unanimità di ratificare l’accordo sul clima delle Nazioni Unite raggiunto a Parigi nel dicembre dello scorso anno.
Sabato 27 febbraio riparte Scala Mercalli, il primo (e unico) programma in Italia che parla di clima, rinnovabili, economia circolare. Ecco perché è importante guardarlo.
L’India ha promesso di sviluppare un’economia più sostenibile alla Cop 21. Per farlo, gli Investimenti responsabili svolgono un ruolo fondamentale.
Migliorare gli obiettivi posti dall’Unione europea nella lotta ai cambiamenti climatici. Dopo l’accordo di Parigi, le industrie chiedono un’azione precisa.
La Conferenza sui cambiamenti climatici del 2016, la Cop 22, si terrà a Marrakech. Sul tavolo, l’attuazione (e i miglioramenti) dell’Accordo di Parigi.
Dietro ai negoziati che hanno visto al lavoro a Le Bourget giorno e notte per tredici giorni 19.385 delegati di 195 Paesi in 2.500 meeting, ci sono alcuni protagonisti che hanno avuto un ruolo di spicco . Molti si sono impegnati per trovare accordi coraggiosi, altri hanno frenato, rischiando di far fallire per l’ennesima volta la conferenza
La comunità di indigeni Tacana ha sviluppato con successo una strategia di gestione sostenibile del territorio, che gli è valsa il premio Equator Prize alla Cop 21 di Parigi.