Un esercito di turbine contro gli uragani

Turbine contro uragani. Secondo un gruppo di ricercatori americani è possibile ridurre la potenza devastante di un uragano schierando turbine in alto mare.

Come Davide contro Golia, così una piccola turbina eolica può contrastare e ridurre la potenza di un uragano. Tante piccole turbine, schierate in alto mare (offshore) a protezione di una città. È la conclusione a cui è giunto uno studio realizzato dalle università di Stanford e del Delaware e pubblicato il 26 febbraio su Nature Climate Change.

 

Lo studio dal titolo Taming hurricanes with arrays of offshore wind turbines ha riprodotto con un modello computerizzato il percorso di alcuni degli uragani più potenti che hanno colpito negli ultimi anni le coste degli Stati Uniti come Katrina (2005), Isaac (2012) e Sandy (2012) causando milioni di danni e centinaia di morti. I ricercatori hanno osservato cosa sarebbe successo se sulla loro traiettoria ci fosse stato un esercito di turbine schierate per una potenza complessiva installata pari o superiore a 300 gigawatt.

 

eolico offshore

 

Il risultato ottenuto è stato che, non solo un parco eolico offshore ha il merito di produrre energia pulita e rinnovabile, ma ha anche la capacità di ridurre il picco della velocità raggiunta dai venti nel momento in cui un uragano raggiunge la terraferma. Secondo il modello, la riduzione sarebbe stata compresa tra i 90 e 148 chilometri orari. Venti meno forti significa onde meno alte. Onde più basse riducono il movimento dell’aria verso il centro del ciclone e aumentano la pressione centrale. Una combinazione che rende l’uragano stesso più debole e meno duraturo.

 

Il risulatato è dunque decisamente positivo. Studiare con maggiore precisione il valore di un parco eolico offshore è importante per due motivi: produrre energia rinnovabile ha un costo netto inferiore rispetto al costo dei combustibili fossili; la sua capacità di mitigare la forza di un uragano a costo praticamente zero (visto che il loro scopo principale è un altro) rende il parco molto più conveniente rispetto, ad esempio, alla costruzione di argini e muri lungo la  costa.

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