Secondo il dossier Stop Pesticidi nel piatto 2025 di Legambiente, su 4.682 campioni di alimenti, il 48 per cento contiene residui di sostanze chimiche.
Da sempre usati nella medicina popolare, oltre ad essere lassativi ed emollienti, hanno interessanti proprietà per curare tosse e per integrare la nostra dieta.
Il lino (Linum usitatissimum) appartiene alla famiglia delle Linacee, è una pianta che può raggiungere un’altezza massima di circa un metro con dei bellissimi fiorellini azzurri e petali ovali. I semi di lino sono protetti da un duro rivestimento esterno, hanno un colore rosso bruno, sono lunghi 4-6 mm, larghi 2-3.
I semi di lino presentano un alto tenore di mucillagini lassative e pectine, acidi grassi polinsaturi, tra cui l’acido linoleico, e un buon contenuto di proteine, sali minerali, vitamine, oligoelementi, fibre ed enzimi. Dato che i semi interi sono poco digeribili, per beneficiare delle loro proprietà è sempre meglio macinarli o tritarli prima di aggiungerli alle pietanze, ricordando che una volta ridotti in farina vanno consumati in breve tempo perché irrancidiscono facilmente.
Come tutti i semi oleosi (noci, mandorle, pinoli, pistacchi, ecc..), anche i semi di lino contengono validi principi nutritivi come proteine, minerali, vitamine, grassi benefici, sostanze anticancerogene e antiossidanti, e in più possiedono mucillagini che li rendono raccomandabili come coadiuvanti nella prevenzione della stipsi e contro il bruciore di stomaco: ne basta un cucchiaio al mattino, a digiuno, da accompagnare con almeno 1/4 di litro di acqua, tisane o succhi di frutta o essere aggiunti al pane o alla miscela di fiocchi per la prima colazione.
Con i semi si può preparare una bevanda lasciando macerare per circa venti minuti 4 – 5 cucchiai di semi di lino in un litro di acqua fredda, da filtrare e bere possibilmente la mattina a digiuno. Ideale è anche l’olio spremuto a freddo, ricchissimo di grassi omega 3 (indispensabili per l’integrità delle membrane cellulari), da utilizzare in modesta quantità come condimento, 1 o 2 cucchiaini tutti i giorni.
La farina di semi di lino può essere anche un ottimo sostituto delle uova: un cucchiaio di lino macinato mischiato a tre cucchiai di liquido sostituiscono un uovo nella cottura al forno per la preparazione di biscotti e torte. I semi di lino possono essere acquistati nei negozi di prodotti naturali, si conservano per parecchio tempo se tenuti in un luogo fresco al riparo dal sole.
Per uso esterno, i semi di lino sono utilizzati per le affezioni dell’apparato respiratorio, per il catarro, raucedine, tosse e tracheiti e anche foruncolosi (in questi casi sotto forma di impacchi e fasciature). Qualora ci fossero problemi di digeribilità, i semi di lino si possono tranquillamente macinare con un frullatore o un macinacaffè per poi spargerli su insalate e minestre
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