
Da tempo è in corso un tentativo di deregolamentare i nuovi ogm. Con l’esperto Gianni Tamino abbiamo parlato di rischi e soluzioni alternative.
Allevate all’aperto, a terra o in batteria. Dai codici stampati sui gusci delle uova si può risalire alle modalità di allevamento delle galline.
Vivono illuminate 23 ore al giorno da una luce artificiale, non conoscono né sole né notte, due volte nella vita viene tagliato loro il becco con un attrezzo dotato di lama rovente, è il triste destino delle galline ovaiole di batteria. In Italia circa l’80 per cento delle galline ovaiole vive in gabbie di batteria, milioni di uccelli ammassati dieci alla volta in gabbiette di ferro impilate in file fino a sei piani.
Per il consumatore è possibile non rendersi complice di questo massacro ed esercitare il proprio potere acquistando consapevolmente le uova e utilizzando quelle ottenute senza maltrattare le galline. Per conoscere la storia dell’uovo che stiamo per acquistare è necessario leggere il codice alfanumerico che è stampato sul guscio. L’etichettatura delle uova, obbligatoria in Italia dal 2004, garantisce la trasparenza nel percorso dell’uovo dal pollaio alla tavola e soddisfa la domanda di trasparenza dei consumatori che chiedono di poter conoscere l’origine degli alimenti acquistati .
Un uovo biologico garantisce che la gallina che l’ha deposto ha avuto accesso quotidiano all’esterno, uno spazio di almeno 2,5 metri quadrati, nidi, trespoli, lettiere, massimo 12 galline per metro quadrato al coperto e mangime biologico.
L’uovo da allevamento all’aperto implica l’accesso quotidiano all’aperto, uno spazio di almeno 2,5 metri quadrati per gallina, nidi, trespoli, lettiere e massimo 12 galline per metro quadrato al coperto.
Le uova da allevamento a terra, nonostante il nome accattivante, prevedono sì l’allevamento a terra senza gabbie, ma le galline sono rinchiuse in capannoni chiusi senza accesso all’esterno, massimo 12 galline per metro quadrato, nidi, trespoli e lettiere.
Le uova da allevamento in gabbia sono il risultato di atroci crudeltà esercitate sugli animali, costretti a vivere in spazi angusti che impediscono il loro comportamento naturale, le galline infatti non possono aprire le ali, razzolare in cerca di cibo, fare bagni di terra, appollaiarsi e deporre uova in un nido.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Da tempo è in corso un tentativo di deregolamentare i nuovi ogm. Con l’esperto Gianni Tamino abbiamo parlato di rischi e soluzioni alternative.
Perfetto finger food per una cena estiva, la ricetta dei ravanelli farciti è fresca e sfiziosa e valorizza ingredienti spesso poco considerati.
Si chiama Kipster ed è un progetto che propone una forma di allevamento della galline con ampi spazi per farle circolare, mangimi ricavati dagli scarti di panetterie e pasticcerie e pannelli solari installati sul tetto della struttura. In questo modo si riducono i costi, ma si ottiene un prodotto di qualità che rispetta il benessere animale e l’ambiente.
La denuncia delle ong ambientaliste e del movimento biologico che chiedono nuovi strumenti per raggiungere il dimezzamento dei pesticidi.
Per onorare la natura, il giardino e l’orto ecco una ricetta facile, insolita e attenta allo spreco: la bruschetta di carasau condita con tre pesti gustosissimi.
Tra le misure introdotte, le multe per supermercati e ristoranti che saranno responsabili di spreco alimentare.
Uno studio cinese ha indagato l’effetto protettivo del consumo di uova sul cuore attraverso i metaboliti nel sangue, dimostrando cosa succede quando si mangia un uovo al giorno.
Tonde o schiacciate, saporite o delicate, le polpette ingolosiscono anche i palati più esigenti. E quelle vegetariane sono davvero sfiziose, da provare!
Monini conferma il proprio impegno nella salvaguardia delle api, supportando la ricerca scientifica al fianco di LifeGate e Università di Bologna.