Difficili da estrarre e isolare dagli altri elementi, le terre rare si trovano anche negli smartphone. Risorse spesso dimenticate che è invece importante valorizzare. E riciclare.
Vento, sole, acqua, e cervello
Fonti naturali e inesauribili possono salvare il nostro pianeta fornendo tutta l’energia di cui abbiamo bisogno, senza inquinare. Ecco quali sono.
Le tecnologie per lo sfruttamento energetico che utilizzano
direttamente i raggi solari sono il solare termico e il solare
fotovoltaico.
Dal primo tipo di impianto si ottiene calore riscaldando un fluido
(acqua o gas), dal secondo si ottiene elettricità
utilizzando silicio che, opportunamente lavorato e preparato,
reagisce ai raggi solari producendo elettricità.
Ma esistono altre tecnologie che sfruttano le fonti di energia
rinnovabili, legate in ogni caso all’energia del sole e proprio per
questo esauribili in tempi talmente lunghi da considerarle quasi
eterne.
Dall’energia eolica si produce elettricità sfruttando il
vento generato dallo spostamento di masse d’aria a diverse
temperature; dall’energia geotermica si produce energia cinetica
utilizzando il calore che si trova presente all’interno di
cavità sotterranee; dall’energia idraulica si può
generare elettricità, oppure movimento (quest’ultima
è una tecnica antichissima, basti pensare ai vecchi mulini,
costruiti accanto ai corsi d’acqua); infine dalla combustione di
biomasse (materiali di origine organica compresi i rifiuti, con
esclusione delle plastiche e dei materiali fossili) si producono
combustibili (pensiamo anche alla colza per produrre combustibile
per le macchine), calore ed elettricità.
Attualmente solo lo sfruttamento dell’energia idraulica e l’energia
derivante dall’uso di biomasse rappresentano una percentuale
significativa del consumo mondiale di energia (rispettivamente il
6% e il 14% circa delle fonti di energia totali).
Questo è dovuto principalmente a un problema di costi
dell’energia producibile con le fonti rinnovabili che ancora non
sono paragonabili a quelli ottenuti attraverso le fonti
tradizionali.
Infine, anche se non stiamo parlando di tecnologie per l’utilizzo
energetico diretto del sole, l’architettura bioclimatica,
attraverso la corretta progettazione degli edifici, permette un
risparmio di energia non indifferente intervenendo principalmente
sulle esigenze di riscaldamento, condizionamento e illuminazione
artificiale dei manufatti edilizi.
Valeria Roviglioni
Architetto
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