Secondo il dossier Stop Pesticidi nel piatto 2025 di Legambiente, su 4.682 campioni di alimenti, il 48 per cento contiene residui di sostanze chimiche.
Anche l’attenta osservanza di una dieta bilanciata ricca di frutta, verdura e cereali può non essere sufficiente a coprire i fabbisogni giornalieri di micronutrienti (vitamine, sali minerali, oligoelementi) se si consumano troppi cibi precotti, confezionati, surgelati o conservati. La sogliola alla griglia perde l’82% di acido folico, l’85% di vitamina A e il 18% del
Anche l’attenta osservanza di una dieta bilanciata ricca di frutta,
verdura e cereali può non essere sufficiente a coprire i
fabbisogni giornalieri di micronutrienti (vitamine, sali minerali,
oligoelementi) se si consumano troppi cibi precotti, confezionati,
surgelati o conservati.
La sogliola alla griglia perde l’82% di acido folico, l’85% di
vitamina A e il 18% del potassio, per non parlare delle perdite di
vitamina PP e B6 che sfiorano il 40%. Anche il vecchio e sano
minestrone dopo la cottura si ritrova a mal partito: perde il 35%
delle fibre, il 58% della B6 e la vitamina C sparisce
completamente.
E questi sono solo degli esempi. Anche preparare i cibi con troppo
anticipo è sbagliato. La frutta fresca per esempio si
è rivelata sensibilissima al fattore tempo. Una macedonia di
frutta dopo solo quattro ore dalla preparazione può perdere
quasi completamente il contenuto di vitamine B1, B2 e acido folico,
fino al 49% di vitamina C e fino al 39% di vitamina PP.
Per evitare carenze, le regole sono:
1) ridurre i tempi di cottura, anche per rendere i cibi più
gustosi e digeribili; 2) preparare frutta e verdura cruda subito
prima di consumarle.
Nicoletta Morabito
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