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Legambiente è alla ricerca di volontari per attività di riqualifica delle zone del centro Italia colpite dal terremoto, per far rinascere e riscoprire i parchi nazionali italiani. L’appello di Rossella Muroni.
Il cuore d’Italia ferito dal terremoto nel corso dell’estate 2016 ha bisogno di aiuto per tornare a battere e far rivivere anche le aree protette presenti al suo interno. Luoghi rinomati e magnifici, meta turistica di chi predilige le escursioni nella natura. Per questo Legambiente, insieme al parco nazionale del Gran Sasso e a quello dei Monti Sibillini, sta cercando volontari disposti a trascorrere una settimana di lavoro in questi luoghi, per ripristinare e rendere di nuovo fruibili i percorsi di trekking.
Gran parte della rete dei sentieri è stata infatti chiusa subito dopo il sisma per evitare situazioni di pericolo. Oggi, dopo la ricognizione e gli interventi più urgenti di messa in sicurezza realizzati dalla protezione civile, alcuni percorsi sono stati riaperti, ma per renderli pienamente fruibili è necessaria un’attività di manutenzione e ripulitura, oltre alla sistemazione dei cartelli.
I volontari potranno scegliere di svolgere queste attività in diverse località: all’interno del parco nazionale del Gran Sasso a Farindola, in provincia di Pescara, e a Valle Castellana, nel teramese, oppure sui Monti Sibillini a Montemonaco, in provincia di Ascoli Piceno, e Fiastra, in provincia di Macerata. Insieme ai responsabili di campo e ai tecnici dei parchi, avranno la possibilità di conoscere le aree di intervento che potranno coinvolgere in questo percorso di riqualificazione anche le comunità locali.
Perché i campi di volontariato di Legambiente da sempre coniugano le attività pratiche alla socializzazione con chi abita i territori, cercando di promuovere sinergie positive, utili da un lato per risvegliare e riqualificare luoghi che hanno bisogni di essere riqualificati, valorizzati e vissuti, dall’altro per fare conoscere il più possibile molte realtà locali poco note, magari escluse dalle proposte turistiche prevalenti, ai volontari che provengono da tutta Italia.
Fare una settimana di volontariato nei parchi del terremoto è un’occasione unica per rimboccarsi le maniche in un’esperienza che dia un contributo concreto alla rinascita di territori bellissimi e luoghi unici, non solo perché dimora di meravigliose specie animali, come il camoscio appenninico, ma anche perché custodi di piccole economie locali che si basano sul turismo, sull’agricoltura e sulle produzioni enogastronomiche di eccellenza.
Ogni campo avrà la durata di una settimana e non è prevista alcuna quota di partecipazione, solo tanta voglia di dare una mano. Per avere maggiori informazioni, si può visitare il sito ufficiale oppure contattare Legambiente al numero 06 86268323.
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