Immondezza, il documentario che racconta la sporca bellezza del Sud Italia

Ci sono tanti modi per raccontare il Sud Italia, le sue bellezze e risorse ma anche le difficoltà e sfide. Il documentario Immondezza lo fa da una prospettiva speciale, quella dell’ambiente. “Una sfida ambientale per salvare la bellezza”.

Immondezza è il nuovo documentario dell’autore calabrese Mimmo Calopresti che nasce dalla volontà di raccontare la lotta all’abbandono dei rifiuti portata avanti, di corsa, dal rifiutologo Roberto Cavallo, ideatore dell’evento “Keep Clean and Run”.

Keep Clean and Run è un eco-trail unico al mondo, giunto quest’anno alla sua terza edizione per un totale di oltre mille chilometri di territorio attraversato. La particolarità di questo evento è di aver visto impegnati, da nord a sud Italia, sportivi e testimonial in una corsa contro l’abbandono dei rifiuti.

Un percorso tra sentieri, città e parchi, raccogliendo, mappando e fotografando i rifiuti abbandonati, con l’obiettivo di sensibilizzare le persone e i media sul fenomeno del littering e del marine litter (abbandono dei rifiuti, in strada e in mare), nonché di testimoniare le filiere virtuose di gestione e trattamento dei rifiuti. L’obiettivo della narrazione cinematografica di Calopresti coincide in particolare con quello dell’eco-maratona 2017, sviluppatasi dal Vesuvio all’Etna, facendo della sostenibilità il suo punto di forza.

Il titolo dell’opera, Immondezza, è un omaggio a Pier Paolo Pasolini che, con la sua indiscussa e geniale visione del futuro, vide già nell’ambiente una delle sfide chiave per il nostro futuro.

immondezza etna
Sul monte Etna, un frame del documentario Immondezza

Altre chiavi di lettura del documentario si intrecciano, quindi, al tema ambientale: le storie di tanti personaggi, dalla Campania alla Sicilia, uniti dall’amore per le loro terre, l’impegno di amministratori e cittadini contro le eco-mafie, le esperienze virtuose di accoglienza e integrazione con le comunità migranti, la riscoperta delle risorse naturali, artistiche e architettoniche del Sud Italia, nella convinzione intima e profonda che “la bellezza salverà il mondo”. Il risultato è un documentario fatto di storie ed emozioni, di denuncia e di impegno, ma anche di speranza per il futuro.

“Immondezza vuole raccontare, partendo dai rifiuti, l’immondezza del mondo, ovvero l’incapacità del mondo di occuparsi del bene, della bellezza”, spiega Calopresti. “Per me seguire il Keep Clean and Run è stata un’occasione per conoscere e far vedere un territorio che di solito non viene raccontato. E dentro questi posti ci sono dei cittadini, delle persone che li abitano, delle scuole, dei bambini, delle famiglie. Il messaggio vuole essere quello di spronare gli spettatori a diventare protagonisti della pulizia del mondo, perché se noi per primi ci impegniamo in questa direzione, permettiamo poi anche ad altri di seguirci”.

Immondezza, il documentario di Mimmo Calopresti
Immondezza, il documentario di Mimmo Calopresti

Le tappe di Immondezza

Immondezza è un documentario prodotto da Aica (Associazione internazionale per la comunicazione ambientale) e da Magda Film, su sceneggiatura di Daniela Riccardi ed Emanuela Rosio, per la fotografia di Carlo Boni e il montaggio di Simona Infante. Immondezza sarà presentato sabato 7 ottobre in prima assoluta a Milano, in concorso al terzo Festival internazionale del documentario “Visioni dal Mondo – Immagini dalla Realtà”.

Dopo la prima milanese, il 15 ottobre Immondezza riceverà un premio dall’Awareness Film Festival di Los Angeles, negli Stati Uniti, mentre il 28 ottobre è prevista la proiezione al Kuala Lumpur Eco Film Festival (Kleff). A novembre è stato selezionato dal Festival internazionale ambientale di cinema (Ficma) di Barcellona, nella sezione dei documentari internazionali corti, e al Foggia Film Festival. Ulteriori informazioni e dettagli sono disponibili sul sito www.immondezza.it.

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