Torna il 19 e 20 aprile lo sciopero globale per il clima, che in Italia vede coinvolte 25 città. Giovani in piazza anche per Gaza.
La prima mappa tribale su Google Maps
Google sabato ha presentato una mappa culturale della tribù Surui. Tramite Google Earth si può osservare una mappa 3D dei territori amazzonici in cui vive la tribù.
In una delle conferenze preparative a Rio+20, il panel di relatori
era alquanto atipico. Un capo tribù Surui della foresta
amazzonica e cinque altri membri della comunità, tutti con
il loro copricapo tradizionale di piume colorate, e il capo
ingegnere di Google Maps Rebecca Moore.
Hanno presentato la prima “mappa tribale”. Un’idea che il capo
Almir Narayamoga aveva lanciato durante un tour negli Usa cinque
anni fa, che è stata raccolta e sviluppata da Google.
Sul sito www.paiter.org si può vedere –
via Google Earth – una mappa 3D dei territori amazzonici in cui
vive la tribù Surui, corredata per la prima volta da
didascalie di notizie ancestrali e peculiarità raccontate
agli ingegneri di Google dai membri della tribù. Ai quali
sono stati anche consegnati smartphone Android con cui sorvegliare
i confini del territorio e denunciare eventualmente deforestazioni
illegali.
Secondo Google le nuove tecnologie sviluppate potranno essere ora
donate ad altre comunità indigene, dal Canada alla Nuova
Zelanda.
Il capo Almir ha sintetizzato: “Noi capiamo le foreste. Google
capisce la tecnologia. Così abbiamo stabilito un accordo per
il bene delle foreste”.
La conferenza di presentazione della mappa
tribale, che raccoglie con la tecnologia Google Earth video,
immagini e informazioni del territorio Surui, nel nord ovest del
Brasile, stato di Rondonia.
La mappa consente la visualizzazione dei confini del territorio
Surui, così da dare modo agli indigeni di denunciare
immediatamente eventuali azioni di deforestazione illegale.
Le aree in verde sono ancora coperte di alberi, quelle macchiate in
bianco sono deforestate.
Le immagini contengono informazioni dettate direttamente dai membri
della tribù Surui.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
I lavori del ponte sullo stretto di Messina dovrebbero iniziare a dicembre 2024 e concludersi nel 2032. Ma i cittadini si ribellano.
L’Agenzia per la protezione dell’ambiente ha imposto di rimuovere quasi del tutto alcuni Pfas dall’acqua potabile negli Stati Uniti.
La Corte europea per i diritti dell’uomo dà ragione alle Anziane per il clima: l’inazione climatica della Svizzera viola i loro diritti umani.
Dopo i rilievi nell’acqua potabile del Veneto e della Lombardia, sono state trovate tracce di Pfas nei delfini, tartarughe e squali spiaggiati sulle coste della Toscana.
Un nuovo rapporto di Wri e università del Maryland fa il punto sulla deforestazione. Miglioramenti in Brasile e Colombia, ma passi indietro altrove.
Sabato 6 aprile, il settimanale porta in edicola e online le tematiche del “vivere verde”. Con un’intervista a Simona Roveda.
A distanza di un mese dall’annuncio dello Zambia, anche il Malawi ha dichiarato lo stato di calamità a causa della siccità prolungata da El Niño.
La legge europea sul ripristino della natura, la Nature restoration law, è in stallo. Prima del voto finale del Consiglio, alcuni paesi hanno ritirato il loro appoggio.