
Già 13 Regioni hanno emesso ordinanze anti-caldo basate sulla piattaforma Worklimate: “siesta” dalle 12.30 alle 16. E i musei diventano rifugi climatici.
Primi alberi piantati a Ground Zero in quello che dovrebbe diventare un luogo di riflessione e ricordo delle vittime degli attacchi alle torri gemelle di New York dell’11 settembre.
Nove anni dopo l’attacco terroristico alle Torri gemelle e a
pochi giorni dal suo anniversario, sabato 28 agosto sono stati
inaugurati i lavori per la realizzazione di una vera e propria
isola verde che sarà composta da 400 alberi. All’interno del
parco verranno costruite anche due grandi fontane a cascata con lo
scopo di riempire il vuoto lasciato dalle due torri.
Ad oggi sono già state piantate le prime sedici querce
alte otto metri, ma si prevede che entro l’anno prossimo, ovvero in
occasione del decimo anniversario dell’attacco, diverse centinaia
di alberi costituiranno una piccola foresta nel cuore di Ground
Zero. Come gesto simbolico, i primi alberi piantati sono stati
fatti precedentemente attecchire proprio negli stati colpiti dagli
attacchi dell’11 settembre 2001, ovvero Maryland, Pennsylvania e
New York.
Il governatore dello stato di New York, David Paterson, ha
dichiarato: “Questo gesto simboleggia la rinascita e la crescita
dell’intero piano di sviluppo del World trade center. Inoltre
rappresenta un forte segnale che dimostra come la nostra
città e il nostro Paese stiano guardando avanti e
rimarginando la profonda ferita apertasi quasi nove anni fa”.
Stesso pensiero anche per il direttore del National 9/11
Memorial, Joe Daniels, il quale ha definito l’iniziativa come un
modo per affermare che la vita è finalmente tornata a Ground
Zero e che grandi progressi sono stati fatti nel tentativo di
riportare alla normalità l’intera area del WTC: “Gli alberi
daranno vita ad uno spazio di riflessione e ricordo lontano dalle
luci e dai rumori della città”.
In linea con queste considerazioni anche Joe Provenzano,
general manager della Kelco Landscaping, l’impresa che si sta
occupando dei lavori, e Bill Baroni, vicedirettore esecutivo
dell’autorità portuale. Per entrambi l’iniziativa è
un forte segnale di progresso e speranza per l’intera città
di New York.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Già 13 Regioni hanno emesso ordinanze anti-caldo basate sulla piattaforma Worklimate: “siesta” dalle 12.30 alle 16. E i musei diventano rifugi climatici.
A Vicenza il maxiprocesso per contaminazione da Pfas si è concluso con 140 anni di reclusione per 11 dirigenti dell’azienda Miteni, per disastro ambientale, avvelenamento delle acque e reati fallimentari. Una sentenza storica, dopo 4 anni di procedimento.
Il caldo non è uguale per tutti: servono soluzioni accessibili come i rifugi climatici. A Bologna ne sono stati attivati quindici in biblioteche, musei e spazi pubblici.
Riduzione delle emissioni in agricoltura, mobilità sostenibile, efficientamento degli edifici e sensibilizzazione i i pilastri. Ma ora servono i fatti.
Un nuovo murales al Gazometro sarà l’ulteriore tassello di un processo di rigenerazione che sta interessando uno dei quadranti più dinamici della Capitale.
Accordo in Senato: a decidere non sarebbe il paziente, ma un “Comitato etico”. Ma spunta una controproposta popolare che punta all’eutanasia legale.
Le forze armate pesano globabilmente per il 5,5 per cento delle emissioni, e il riarmo Nato può provocare un disastro anche dal punto di vista ambientale.
La campagna per il riconoscimento del reato di ecocidio arriva in Sardegna, dove è stata proposta una legge regionale.
Passi avanti per il Trattato sull’alto mare, stallo sulle estrazioni minerarie, tentativi di riprendere i negoziati sulla plastica: il bilancio della Conferenza Onu sugli oceani (Unoc3) che si è tenuta a Nizza dal 9 al 13 giugno.