Tracey Lund era in vacanza alle isole Shetland, a nord della Scozia, e ne ha approfittato per una sessione fotografica. “La fotocamera dslr presa a noleggio, nella custodia impermeabile, è stata collegata al sistema polecam e calata in acqua. Migliaia di sule erano nel cielo sopra di noi e poi hanno iniziato a tuffarsi in
Lo sguardo di Daniel Meuli e della sua macchina fotografica gigante
Le sue fotografie sembrano fredde ma al tempo stesso sono cariche di emozione, bianco e nero vibrante di montagne imponenti o freddi altipiani desolati. Per lo più Daniel Meuli, fotografo svizzero che vive in Engadina, ritrae le sue Alpi. Panorami che vede ogni giorno, montagne che nella loro immobilità sembrano immutabili, ma che cambiano continuamente. Le foto
Le sue fotografie sembrano fredde ma al tempo stesso sono cariche di emozione, bianco e nero vibrante di montagne imponenti o freddi altipiani desolati. Per lo più Daniel Meuli, fotografo svizzero che vive in Engadina, ritrae le sue Alpi. Panorami che vede ogni giorno, montagne che nella loro immobilità sembrano immutabili, ma che cambiano continuamente.
Le foto di Daniel Meuli sono pezzi unici
Il suo obiettivo è “congelare il tempo in un istante, senza che questo possa essere ritoccato al computer”, spiega. Per questo usa una macchina fotografica analogica che produce solo pezzi unici che vengono sviluppati al momento: le sue fotografie non sono stampe di negativi duplicabili, ma il risultato dell’impressione diretta su una carta fotografica della luce reale che passa attraverso la lente.
“Quando lavoravo con il negativo mi sembrava di lavorare sempre nel passato”, racconta Meuli. “Invece io volevo mettere l’obiettivo fuori e catturare la ‘prima luce’, l’impressione di quel luogo in quel momento”. Per ottenere tutto questo ha creato una macchina fotografica unica come le fotografie che produce.
Ha assemblato componenti ad hoc a partire da una lente extra large che ha montato su un rimorchio, come fosse un corpo macchina gigante, nel quale c’è anche spazio per sviluppare le fotografie in grande formato. “Piano piano il rimorchio è diventato la mia seconda casa”, spiega. “Il mio pied-à-terre“.
Orizzonti temporanei, che vanno colti al momento
La scelta dei soggetti ricade principalmente su spazi ampi, adatti alla grande lente, ma anche qui che entra in gioco lo sguardo del fotografo.
“Il panorama alpino può risultare chiuso e confinato, mentre con il brutto tempo le nuvole nascondono le presenze imponenti delle montagne che si dissolvono e svaniscono nel bianco infinito. Così la costrizione viene dissipata e l’orizzonte si allarga”. Ma questi sono orizzonti temporanei, e come tali vanno trattati, colti all’istante.
[vimeo url=”https://vimeo.com/164812001″]
L’immediatezza e l’alta qualità dell’immagine, che ha un elevatissimo livello di dettaglio, sono ottenute grazie al fatto che non ci sono negativi, lampade né ristampe, ma solo una grossa lente, un grande foglio di carta fotografica e un sapiente sviluppo, messi insieme da un occhio artistico. Per questo i panorami di Meuli sono opere uniche, apprezzati da appassionati e intenditori.
La foto in evidenza è (ir)reversible #7 © Daniel Meuli
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Quando l’arte trova “casa” nel paesaggio, possono nascere luoghi di racconto che vanno al di là delle opere stesse. Il risultato è spesso sorprendente.
“Guarda qui, questa è la zampa di un cucciolo di rinoceronte, usata come portamatite: le persone non sanno che esiste un mercato del genere. Sì, magari vedono le foto sui social dei cacciatori in posa col proprio trofeo di caccia, ma non pensano che qualcuno sia in grado di fare questo”. Britta Jaschinki, fotografa-attivista di
Gyula Halasz è il suo vero nome, ma per tutti è solo Brassai. Il fotografo naturalizzato francese — che in realtà francese non è — è stato definito l’occhio di Parigi, perché qui visse a lungo, considerandosi a pieno un suo cittadino e lasciando come testimonianza del suo profondo legame con la città, alcuni reportage
Al Mudec di Milano un percorso espositivo analizza le influenze dell’arte primitiva nelle opere dell’artista spagnolo. Per sapere tutto su Pablo Picasso.
Al Museo di storia naturale di Milano la maestria e la pittura dal carattere fortemente naturalistico di Marco Grasso incantano.
L’inizio del nuovo anno e l’imminente break natalizio sono un’ottima occasione per visitare musei e gallerie e godere delle migliori mostre d’arte in programma per il 2024. Come ogni anno, vi segnaliamo la nostra top 10 tra la vasta programmazione espositiva in Italia per girare il paese e nel frattempo approfondire o scoprire artisti e
Oggi ha 94 anni ma da quando ne ha 10 fa arte: Yayoi Kusama è forse la più nota e iconica artista giapponese e a Bergamo la sua mostra ha già numeri da record.
La fotografia aiuta a capire, rende visibile ciò che non lo è, risveglia le coscienze. Una selezione di appuntamenti da non perdere fino alla fine del 2023.