Solo elettriche in vendita dal 2035, la transizione ecologica delle auto tra opportunità e rischi

L’Europa accelera sulle auto elettriche, considerate un elemento cruciale per raggiungere gli obiettivi climatici. Ma non mancano le voci contrarie.

Dal 2035 in Europa si potranno vendere solo auto elettriche. Ieri pomeriggio, il parlamento europeo ha approvato la proposta della Commissione Ue che imprime una decisa accelerata alla transizione ecologica del mondo delle quattro ruote. Una misura in linea con il piano di Bruxelles Fit for 55, il pacchetto di misure per contrastare i cambiamenti climatici, decarbonizzare l’Europa e raggiungere la neutralità climatica.

Le auto elettriche hanno un peso ambientale decisamente minore rispetto a quelle tradizionali © Sean Gallup/Getty Images

Sull’orizzonte temporale delle auto elettriche le posizioni restano divergenti

Il bando alle motorizzazioni endotermiche – benzina e diesel, ma anche ibride e bifuel a gpl e a metano – è passato con 339 voti favorevoli, 249 contrari e 24 astenuti: la spaccatura nell’emiciclo di Strasburgo è stata evidente, e riflette le diverse posizioni espresse in questi mesi dai partiti, dalle associazioni ambientaliste e dalle case costruttrici. Da un lato, c’è la convinzione che imporre degli standard di emissioni più stringenti possa accelerare la piena adozione della mobilità elettrica; dall’altro lato, si paventa il rischio che una transizione ecologica troppo veloce possa tradursi nella perdita di migliaia di posti di lavoro.

“Una revisione ambiziosa degli standard di CO2 – ha commentato il relatore Jan Huitem – è un elemento cruciale per raggiungere i nostri obiettivi climatici. Con questi standard, creiamo chiarezza per l’industria automobilistica e stimoliamo l’innovazione e gli investimenti per le case automobilistiche. Inoltre, l’acquisto e la guida di auto a emissioni zero diventeranno più economici per i consumatori”.

Oltre al target del 2035, il parlamento europeo ha proposto degli obiettivi intermedi di riduzione delle emissioni al 2030, fissati al 55 per cento per le automobili e al 50 per cento per i furgoni rispetto ai livelli del 2021.

Auto elettriche fabbrica
Uno stabilimento di auto elettriche in Germania © Sean Gallup/Getty Images

Passa l’emendamento che salvaguarda la motor valley emiliana

Ora i deputati sono pronti ad avviare i negoziati con i governi dell’Unione europea, che dovranno ufficialmente prendere posizione sul tema: l’Italia, ad esempio, alla fine dello scorso anno si è già detta pronta ad allinearsi all’Ue. A proposito del nostro paese, è invece passato l’emendamento che prolungherà la deroga sugli standard di emissione per i produttori di nicchia fino al 2036: una misura che sostanzialmente punta a salvaguardare la produzione delle supercar sportive nella cosiddetta motor valley dell’Emilia-Romagna, fiore all’occhiello del made in Italy dell’auto.

Sono stati invece bocciati due emendamenti che proponevano di ridurre dal 100% al 90% lo stop alle auto con motorizzazioni tradizionali e di includere i biocarburanti tra le alternative per ridurre le emissioni. Secondo i piani di Bruxelles l’idrogeno, sul quale diverse case automobilistiche stavano puntando da alcuni anni, sarà destinato principalmente a navi, aerei e trasporto pesante. Per l’Ue futuro di auto e furgoni sarà soltanto elettrico.

 

 

 

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