
Intervista al presidente Anfia, Paolo Scudieri: annunciare date esatte sulla fine dei motori termici è sbagliato, servono obiettivi e programmi condivisi.
Con una nuova bozza di regolamento, Bruxelles mira a far riconoscere l’etichetta di investimento sostenibile solo alle auto elettriche a zero emissioni.
Dal 2026 i finanziamenti verdi europei saranno indirizzati solo sulle auto elettriche. È questo l’orientamento di Bruxelles per spingere con decisione sulla mobilità green, evidenziato in una bozza di regolamento – la “tassonomia della finanza sostenibile” – che sarà sottoposto per un mese a una consultazione pubblica; entro il prossimo anno il testo dovrà essere approvato definitivamente dal Parlamento e dal Consiglio dell’Ue, per poi entrare in vigore da gennaio del 2022.
Se il regolamento venisse approvato, fra sei anni l’etichetta di investimento sostenibile potrà essere riconosciuta solo ai veicoli elettrici a zero emissioni; fino al 2025, invece, potranno godere della “patente green” anche gli investimenti su veicoli con emissioni di CO2 inferiori a 50 grammi per chilometro, nelle quali sono compresi gli ibridi plug-in.
Tra limiti alla produzione e standard sulle emissioni sempre più stringenti, sarebbe un nuovo e duro colpo per i motori alimentati da combustibili fossili. Tra chi si è schierato subito a favore della misura c’è Transport & Environment, l’associazione di Ong che promuove il trasporto sostenibile nel vecchio continente: per Luca Bonaccorsi “se hai un fondo verde e vuoi investire in auto, devi investire in auto a zero emissioni. Al momento, se si vuole investire in veicoli elettrici c’è solo un’azione da acquistare, Tesla”.
Decisamente contraria è l’Associazione europea dei costruttori di auto, per la quale i nuovi criteri sulla sostenibilità indicati da Bruxelles potrebbero mettere a rischio le future possibilità di finanziamento per l’industria del settore; lo sviluppo di tecnologie fondamentali per le motorizzazioni verdi subirebbe uno stop, e le misure dell’Ue finirebbero in pratica col sortire l’effetto contrario: “Per i produttori sarebbe più difficile ottenere i finanziamenti necessari per la transizione verso una mobilità più verde in futuro”.
Convogliare i finanziamenti europei verso investimenti verdi rappresenta, secondo Bruxelles, la strada obbligata per raggiungere i target fissati per il 2030 dall’accordo di Parigi e per rendere il vecchio continente climaticamente neutro entro il 2050. Il nuovo sistema di classificazione sulla finanza verde punta a fornire a imprese e investitori criteri comuni per valutare se le attività economiche su cui vogliono investire siano o meno sostenibili. E con ogni probabilità orienterà anche gli investimenti green del prossimo bilancio europeo a lungo termine e del Recovery fund, che insieme ammontano a 1,8 trilioni di euro nei prossimi sette anni.
Ma non sono solo le auto diesel e benzina ad essere minacciate dalla nuova classificazione di Bruxelles. Se la bozza pubblicata venisse approvata senza modifiche, ad esempio, anche le centrali elettriche alimentate a gas naturale non saranno classificate come investimenti sostenibili, a meno che non rispettino limiti di emissione particolarmente stringenti, pari a 100 grammi di CO2 equivalente per kWh. Limiti al momento molto difficili da raggiungere, il che potrebbe convincere spingere le società petrolifere e del gas a investire su rinnovabili e idrogeno, per non correre il rischio di perdere miliardi di euro di finanziamenti europei.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Intervista al presidente Anfia, Paolo Scudieri: annunciare date esatte sulla fine dei motori termici è sbagliato, servono obiettivi e programmi condivisi.
Extreme E, parte a marzo il campionato che cerca di conciliare avventura e ambiente. A sfidarsi nelle regioni più impervie e a rischio cambiamenti climatici speciali auto elettriche alimentate a idrogeno.
La nuova soluzione sviluppata da Volvo, già disponibile su alcuni modelli, permette di tenere fuori dall’abitacolo fino al 95 per cento di polveri sottili. Vediamo come funziona.
Salvatore Garau, artista sardo, ha dato vita a un museo, il Maccab, per garantire la sopravvivenza di 50 alberi sulla costa di Oristano.
Sono stati pubblicati i codici tributo per utilizzare gli incentivi per le auto green. Come fare per richiederli?
I ministri del Consiglio europeo dicono stop alla auto a benzina e diesel dal 2035. Ma rimane aperto uno spiraglio per i combustibili alternativi.
E-Transit è la versione elettrica del furgone Ford più venduto in Europa: connesso, confortevole, facile da guidare, permette di tagliare i costi di gestione fino al 40 per cento.
I colossi cinesi hanno messo gli occhi sui preziosi giacimenti di ferro nei mondi Simandou, in Africa occidentale. Forte la preoccupazione delle ong.
La Settimana europea della mobilità propone dieci insegnamenti che abbiamo fatto commentare ai protagonisti della Conferenza sulla sharing mobility