Basta bottigliette di plastica in aeroporto: così ha deciso l’amministrazione dello scalo di San Francisco negli Stati Uniti. Il provvedimento, che avrà effetto dal 20 agosto 2019, riguarda per ora solo le bottigliette d’acqua ed è stato preso per diminuire l’utilizzo di plastica nell’enorme struttura che accoglie ogni giorno migliaia di persone. Si tratta del primo divieto di questo tipo messo in atto da un aeroporto internazionale, un esempio virtuoso della lotta alla plastica, uno dei maggiori responsabili dell’inquinamento di mari e oceani. Se è auspicabile un drastico calo della plastica in futuro, la città della California può vantarsi di essere stata una delle prime a limitare realmente l’uso di questo materiale nocivo per l’ambiente: infatti già in tutta la metropoli è vietata la vendita di bottiglie di plastica nei luoghi pubblici.
On average about 9,000 water bottles are purchased at #SFO every single day and we want to do everything we can to reduce that impact. We are proud to say that SFO is the first major U.S. airport to prohibit the sale of water in plastic bottles. #ZeroWastepic.twitter.com/8P6dy5pP9c
La scelta arriva dopo il divieto di utilizzo di cannucce di plastica in aeroporto, seguita a un’ordinanza cittadina che le ha messe al bando per sempre, e riguarda tutti i negozi e i rivenditori automatici dello scalo situato a ridosso della baia di San Francisco. Qui, dal 20 agosto, sarà possibile acquistare acqua solo in bottiglie di vetro, lattine di alluminio o in altri contenitori biodegradabili. Per il momento la norma non comprende le altre bevande, ma è probabile che in futuro l’amministrazione dell’aeroporto metterà al bando ogni prodotto in plastica. Lo scalo americano infatti ha intenzione di raggiungere l’obiettivo “Zero Waste“, ovvero la netta diminuzione di rifiuti da mandare nelle discariche, entro il 2021. Per lo stesso motivo sono state installate più di cento fontanelle pubbliche negli spazi dell’aeroporto dove i passeggeri potranno dissetarsi e riempire le loro borracce e bottiglie.
“Ogni ospite dell’aeroporto crea in media mezzo chilo di spazzatura. Nel tentativo di ridurre i rifiuti, stiamo limitando gli accessori per alimenti monouso come tovaglioli, tazze da caffè e bacchette. Oltre alla plastica, vieteremo gli articoli con dichiarazioni non comprovate sulla loro sostenibilità – ha detto il portavoce dell’aeroporto di San Francisco Doug Yakel al Guardian – il divieto, per ora, si applica solo alle bottiglie d’acqua perché ci sono molte alternative disponibili per questo prodotto, ma speriamo al più presto di estendere la regola anche alle altre bevande“. Come riporta il quotidiano Washington Post, non sono mancate le reazioni negative alla notizia: soprattutto i viaggiatori frequenti si sono lamentati perchè il divieto comporterà nuovi disagi ai passeggeri, costretti secondo loro a portare un altro oggetto, come una borraccia, durante il viaggio. Un presunto problema facilmente superabile per il bene del pianeta.
In Russia si vuole autorizzare l’abbattimento di oltre 762 ettari di foresta. Le ruspe, oltre al turismo di massa, sono l’ennesima minaccia al fragile ecosistema del Bajkal, che contiene il venti per cento dell’acqua dolce non congelata di tutto il Pianeta.
San Francisco mette al bando le bottiglie di plastica, un nuovo e importante passo per raggiungere l’obiettivo di rifiuti zero nel giro di 4 anni. Perché questa misura è così importante, molto più di una goccia nel mare.
Arriva anche in Italia una proposta di legge per il reato di ecocidio. Jojo Mehta, fondatrice di Stop ecocide International, spiega perché è essenziale.