
Accordo in Senato: a decidere non sarebbe il paziente, ma un “Comitato etico”. Ma spunta una controproposta popolare che punta all’eutanasia legale.
Il numero di abitanti della Terra è ogni giorno più alto, così come è sempre più alta la domanda di cibo a cui il nostro pianeta deve rispondere. A fronte dei 9 miliardi di individui, nel 2050 il consumo di carne aumenterà del 73 per cento, con costi ambientali altissimi in termini di inquinamento
Il numero di abitanti della Terra è ogni giorno più alto, così come è sempre più alta la domanda di cibo a cui il nostro pianeta deve rispondere.
A fronte dei 9 miliardi di individui, nel 2050 il consumo di carne aumenterà del 73 per cento, con costi ambientali altissimi in termini di inquinamento da gas serra, consumo di acqua e di suolo. Gli allevamenti costano migliaia di ettari deforestati o sottratti all’agricoltura. Un campo di grano produce cibo per più persone e a più basso costo rispetto a un pascolo.
Un rapporto del 2010 dell’Unep (United Nations Evironmental Programme) suggerisce di seguire una dieta vegetariana per garantire un’equa distribuzione delle risorse alimentari e per contenere l’impatto ambientale: “Una riduzione sostanziale degli impatti sarà possibile solamente attraverso un drastico cambiamento dell’alimentazione globale, scegliendo di allontanarsi dai prodotti animali.”
I Paesi ricchi sprecano 1,3 miliardi di tonnellate l’anno di cibo, un terzo di quello prodotto in tutto il mondo, e per questo usano il 30 per cento della superficie agricola del pianeta. Questo spreco viene pagato a caro prezzo dal nostro ecosistema e dai governi che investono ogni anno miliardi di dollari per i danni ambientali e per la denutrizione. Mentre nei Paesi poveri il 50 per cento dei bambini sotto ai 5 anni muore per cause legate alla malnutrizione, in Nord America e Europa vengono buttati dai 95 ai 115 kg di cibo procapite l’anno. Mentre nei Paesi in via di sviluppo i maggiori sprechi si concentrano nelle fasi di raccolta di cibo, stoccaggio, trattamento, trasporto a causa della carenza di infrastrutture, dei bassi livelli di tecnologia e di investimento nei sistemi di produzione alimentare, nei Paesi sviluppati lo spreco alimentare si verifica soprattutto a livello di vendita al dettaglio e di consumo.
“Queste tendenze devono essere invertite – afferma José Graziano da Silva, Direttore Generale della Fao -tutti devono apportare modifiche a ogni anello della catena alimentare per evitare che vi sia spreco di cibo e invece riutilizzare o riciclare laddove è possibile”. Per ridurre le perdite e gli sprechi alimentari, indirizzando verso un consumo sostenibile e equo delle risorse, la Fao ha predisposto il manuale Toolkit: Reducing the Food Wastage Footprint.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Accordo in Senato: a decidere non sarebbe il paziente, ma un “Comitato etico”. Ma spunta una controproposta popolare che punta all’eutanasia legale.
Le forze armate pesano globabilmente per il 5,5 per cento delle emissioni, e il riarmo Nato può provocare un disastro anche dal punto di vista ambientale.
La campagna per il riconoscimento del reato di ecocidio arriva in Sardegna, dove è stata proposta una legge regionale.
Passi avanti per il Trattato sull’alto mare, stallo sulle estrazioni minerarie, tentativi di riprendere i negoziati sulla plastica: il bilancio della Conferenza Onu sugli oceani (Unoc3) che si è tenuta a Nizza dal 9 al 13 giugno.
Cosa è successo e cosa possiamo imparare dal crollo del ghiacciaio del Birch.
Le bozze del ddl allo studio del governo prefigurano maglie molto più larghe per le attività venatorie: 44 associazioni chiedono spiegazioni ai ministri.
Il 2 giugno si celebra la Giornata mondiale delle torbiere. Un’occasione per parlare di questi ecosistemi poco conosciuti e silenziosi, ma fondamentali per il clima, l’acqua, la biodiversità e la memoria del nostro Pianeta.
La stagione estiva è ancora lontana, ma dal Regno Unito alla Russia, dai Paesi Bassi alla Turchia, in buona parte d’Europa impera già la siccità.
In occasione della Giornata mondiale delle api il Wwf pubblica un rapporto che lancia l’allarme sulla situazione degli insetti impollinatori nel mondo.