![Olimpiadi di Parigi 2024: c’è il tentativo di rendere il menù più vegetale, ma il foie gras resta](https://cdn.lifegate.it/JlF9wxrWfi7nQs9oFP_SQFM8z7I=/470x315/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2024/07/visione-alimentare-olimpiadi-parigi.jpg, https://cdn.lifegate.it/NhnE9PIArJfi3_PmDnqr1rPZz8A=/940x630/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2024/07/visione-alimentare-olimpiadi-parigi.jpg 2x)
L’organizzazione delle Olimpiadi si è impegnata a garantire pasti sostenibili, dimezzando l’impronta di CO2, ma è polemica per il foie gras nel menù vip.
Le uova: sono buone, fanno bene alla salute. Ma attenzione molto dipende da ci
Mentre in Germania cresce l’allarme per il pollame biologico
avvelenato dal Nitrofen, un pesticida anticrittogamico vietato da
tempo perché sospettato di provocare il cancro, vediamo come
può orientarsi il consumatore di casa nostra nella scelta
delle uova.
La loro commercializzazione è regolata da innumerevoli
norme, sia italiane che europee. Tanto per cominciare si trovano in
vendita sfuse o confezionate. Le sfuse possono essere comprate
direttamente dal produttore (nell’allevamento, al banco del
mercato), ma contrariamente alle confezionate non sono accompagnate
da alcuna indicazione di categoria di qualità e di peso. Chi
le acquista non può fare altro che fidarsi di quanto
dichiara il venditore.
Sulle confezionate, invece, ci sono diverse indicazioni. E’
d’obbligo quella della freschezza: “extra” (o extra fresche) e “A”
(fresche). “Extra” sta per uovo che non ha più di 7 giorni
dall’imballo. La data di imballo non corrisponde a quella di
deposizione dell’uovo da parte della gallina, che avviene in genere
due giorni prima.
Gli allevamenti di grandi dimensioni inseriscono anche la data di
deposizione.
Dall’ottavo giorno e sino al ventunesimo giorno dall’imballo le
uova diventano di categoria “A” e dovrebbe essere rimossa la
fascetta extra; in alternativa l’etichetta dovrebbe riportare la
dicitura “extra sino al…”.
Trascorso il 21° giorno le uova non sono più adatte al
consumo diretto e dovrebbero essere avviate all’uso industriale.
Fra le categorie di peso – è tassativo indicarle – le
differenze sono solo di grandezza: la sigla “XL” sta per uova
grandissime, la “L” grandi, “M” medie e “S” piccole.
A partire dal 2004 si dovrà fare riferimento al sistema di
allevamento delle galline, oggi facoltativo: “uova di galline
allevate in voliera”, “uova di galllina allevate a terra”.
Le diciture che offrono più garanzie? “Uova di allevamento
all’aperto-sistema estensivo e “uova di allevamento all’aperto”. Di
qualità superiore le uova ottenute con metodo biologico:
galline non allevate in gabbia, semmai in capannoni con
possiblità di accedere a parchetti all’aperto, divieto di
antibiotici, libertà di movimento, mangimi da agricoltura
biologica.
Massimo Ilari
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
L’organizzazione delle Olimpiadi si è impegnata a garantire pasti sostenibili, dimezzando l’impronta di CO2, ma è polemica per il foie gras nel menù vip.
Tra i nutrienti più importanti c’è senz’altro il potassio, un minerale che sostiene il nostro corpo su più fronti.
Da tre anni i numeri della fame del mondo non accennano a diminuire e non si registrano passi avanti verso gli obiettivi di sostenibilità per il 2030.
Il ferro, un minerale essenziale per il nostro organismo: ecco come assumerlo attraverso gli alimenti.
Gli studiosi della piattaforma congiunta Fondazione Umberto Veronesi-Neuromed hanno osservato che un consumo quotidiano di tre cucchiai di olio d’oliva si associa a un ridotto rischio di mortalità per il cancro.
I koala e altri animali australiani sono minacciati dalla deforestazione che fa spazio ai pascoli di bovini. Greenpeace chiede a McDonald’s di rendere trasparente la filiera della carne e influenzare le pratiche del settore.
Un’insalata a base di patate e sapori mediterranei in cui il profumo dei capperi e dell’origano di Pantelleria fanno la differenza.
Torna “Terra Madre Salone del Gusto 2024“: dal 26 al 30 settembre al Parco Dora di Torino. “L’epoca della competitività deve finire”, dice Carlo Petrini.
Dolce tipico della tradizione culinaria francese, il clafoutis di ciliegie unisce il piacere delle ciliegie alla dolcezza casalinga delle preparazioni da forno.