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Klm, la compagnia aerea olandese e una dei pionieri nello sviluppo e nell’impiego di biocarburanti di terza e quarta generazione per l’alimentazione dei voli a lungo raggio, ha da poco raggiunto un accordo con Governo costaricano perché gli aerei da e per San Jose siano alimentati a biofuel. “Per la Costa Rica, che mira a
Klm, la compagnia aerea olandese e una dei pionieri nello sviluppo e nell’impiego di biocarburanti di terza e quarta generazione per l’alimentazione dei voli a lungo raggio, ha da poco raggiunto un accordo con Governo costaricano perché gli aerei da e per San Jose siano alimentati a biofuel.
“Per la Costa Rica, che mira a raggiungere la cosiddetta carbon neutrality, è molto importante essere la destinazione di questo primo volo di Klm”, ha detto Edgar Gutierrez Espeleta, ministro dell’Ambiente e delle Risorse energetiche della Costa Rica in una nota. “La compagnia è impegnata nella tutela dell’ambiente ed è un esempio a livello mondiale nell’impiego di biocarburanti. Siamo grati a Klm per aver intrapreso questo percorso, mostrando alle compagnie aeree di tutto il mondo che è possibile cambiare per il bene del pianeta”.
In un settore come quello del trasporto aereo che registra una crescita continua, anche gli impatti ambientali che i viaggi aerei comportano sono destinati ad aumentare, non solo in termini di emissioni. L’aviazione civile produce il 2 per cento di tutta l’anidride carbonica di origine antropica, il 14 per cento di tutto il comparto trasporti. Secondo l’Atag (Air transport action group), sono 781 milioni le tonnellate prodotte nel 2015.
Ma la Iata (International air transport association) da tempo punta in particolare su un aspetto per ridurre le emissioni climalteranti del trasporto aereo: i biocarburanti. “La crescita della produzione e, di conseguenza, dell’offerta di biocarburanti provocherà un calo dei prezzi e dunque un aumento del numero di aziende che sceglieranno di farne uso”, ha detto René de Groot, Chief Operating Officer di Klm. “In questo momento, Klm e la Costa Rica sono gli iniziatori e i leader di un nuovo approccio. Sarebbe fantastico se altre compagnie aeree, altri governi e addirittura l’intera catena di fornitura dei biocarburanti si unissero a noi”.
La compagnia olandese è stata una delle prime ad operare un volo alimentato a biocarburanti, già nel 2009. Ha inoltre fondato una società, la SkyNrg che produce e distribuisce carburante di origine vegetale. Dal 2012 tutti i voli della compagnia di bandiera olandese in partenza da Los Angeles utilizzano in parte del biocarburante sostenibile. Klm è la sola compagnia aerea europea a impiegare biocarburanti per i voli intercontinentali.
Ciò che è importante sottolineare è che si tratta dei cosiddetti biocarburanti di terza e quarta generazione, ovvero prodotti a partire da olii esausti, alghe, o da colture non dedicate all’alimentazione umana. La finlandese Neste, una delle prime a produrre biocarburanti per aviazione, ha messo in commercio un equivalente del gasolio realizzato a partire dall’olio di Camelina, certificato secondo gli standard della Tavola rotonda sui biomateriali (Rsb). Le alternative iniziano timidamente a fare capolino, anche se i prezzi, a detta degli stessi addetti ai lavori, continuano ad essere nettamente superiori ai carburanti di origine fossile.
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