Anthropoceano, Iena Cruz porta il mare a Milano con un murale che pulisce l’aria

Anthropoceano di Iena Cruz è un grande murale nella zona Lambrate di Milano che racconta il nostro impatto sugli ecosistemi marini. Realizzato con l’innovativa pittura Airlite, è in grado di ridurre l’inquinamento atmosferico.


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La street art può essere l’antidoto al grigiore urbano. Non solo perché inietta colore laddove altrimenti ci sarebbe solo un muro di cemento, ma perché grazie a un’innovativa vernice può addirittura ridurre l’inquinamento trasformandolo in sostanze innocue. Anthropoceano è il secondo grande murale dell’artista Federico Massa, in arte Iena Cruz, in cui la componente ambientale non è volta solo a smuovere le nostre coscienze ma è in grado, concretamente, di ridurre la presenza di biossido di azoto nell’aria quasi del 90 per cento grazie all’utilizzo della pittura Airlite. Dopo Hunting Pollution, completato a Roma ad agosto 2018, la seconda opera è stata inaugurata l’11 novembre nella zona Lambrate di Milano, in via Giovanni Viotti 13.

Anthropoceano, il murale di Iena Cruz a Milano

“Il nome di questo murale è Anthropoceano, parola inventata da me, ma derivante da una parola reale: Antropocene”, racconta Massa, street artist milanese che ha lavorato in tutto il mondo e che vive a Brooklyn, a New York, da un decennio. “È una parola molto importante che caratterizza tutti noi perché è l’era geologica in cui purtroppo stiamo vivendo”. L’immagine sulla facciata del palazzo racconta il nostro impatto sul mare: una piattaforma petrolifera si trova all’interno di un contenitore di plastica (per ricordarci le origini di questo materiale) che a sua volta intrappola l’ecosistema marino rappresentato da alcune delle sue creature più affascinanti.

Leggi anche: Antropocene, l’epoca umana nelle parole e immagini di Edward Burtynsky

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Mariasole Bianco, presidente di Worldrise onlus, insieme a Federico Massa, in arte Iena Cruz, all’inaugurazione del murale Anthropoceano in via Giovanni Viotti 13 a Milano © Mara Budgen

La collaborazione con Worldrise onlus

“Attraverso la street art abbiamo deciso di portare il mare in città”, racconta Mariasole Bianco, presidente di Worldrise, l’associazione che ha voluto “donare” l’opera a Milano, città in cui ha creato una rete di locali notturni che hanno deciso di non servire plastica monouso con il progetto No plastic more fun. “Worldrise è una onlus che si occupa di conservazione e valorizzazione dell’ambiente marino. Lo facciamo attraverso il coinvolgimento delle nuove generazioni, e progetti creativi che in qualche modo ricolleghino le persone alla natura – spiega Bianco –. Legame che ci permette di riconoscere che la nostra esistenza dipende dal mare, ma il futuro del mare dipende da noi”.

Street art e coscienza ambientale

Il potere della street art sta proprio nell’invitare le persone a riflettere, magari interrompendo i loro pensieri quotidiani per mettere in luce messaggi importanti che arrivano quindi al pubblico vasto caratteristico di una zona urbana di grande afflusso. Anthropoceano è stato realizzato anche grazie al sostegno di Ocean family foundation e il muro per l’opera è stato scelto attraverso la campagna #candidailtuomuro. Inoltre, con il progetto Worldrise walls l’associazione mira a “fare murales gemelli (anche in altre città, ndr) per rendere i cittadini partecipi e attori di un cambiamento”, spiega Bianco.

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Anthropoceano, il murale di Iena Cruz in zona Lambrate a Milano, realizzato con la pittura Airlite. È un progetto di Worldrise onlus © Worldrise onlus

Intanto Massa anticipa che molte città italiane sono interessate alla formula inaugurata con Hunting Pollution e perfezionata con Anthropoceano. “Progetti in vista ce ne sono diversi. L’Italia sta reagendo bene a queste tematiche e a questa tecnologia innovativa. Sono molto felice di essere tornato nella mia città natale, a Milano, nelle zone come Lambrate dove ho iniziato a muovere i primi passi con i miei graffiti. Per me ha un’importanza anche sentimentale”. Resta solo da vedere quale sarà la prossima località dove le pennellate di Iena Cruz daranno ossigeno ai suoi abitanti, come l’oceano fa ogni giorno.

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